Il patron del Motomondiale, Carmelo Ezpeleta, spiega le ragioni che hanno costretto a cancellare il GP del Qatar di MotoGP e rimandare quello di Thailandia
Il giorno dopo la clamorosa decisione di cancellare la gara inaugurale della stagione di MotoGP, prevista in Qatar, a spiegare i motivi di questa sofferta scelta è il patron del Motomondiale in persona, Carmelo Ezpeleta.
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L’amministratore delegato della Dorna, la società spagnola che organizza il campionato a due ruote, spiega di aver tentato tutte le strade possibili per andare avanti regolarmente con il primo Gran Premio del calendario. Ma questi tentativi si sono dovuti improvvisamente bloccare ieri sera, quando il governo qatarino ha deciso di imporre la quarantena a tutte le persone provenienti dall’Italia. Un bel problema non solo per i nostri piloti, da Andrea Dovizioso a Valentino Rossi, ma anche per i tecnici, gli ingegneri, i meccanici e i giornalisti.
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“Siamo stati a stretto contatto con le autorità in Qatar per comprendere esattamente tutte le possibilità”, racconta Ezpeleta. “Poi, durante il weekend, la situazione si è modificata molto. Al sabato e alla domenica non sussistevano problemi specifici per nessuno, ma con il passare delle ore abbiamo ricevuto indicazioni dalle autorità in Qatar secondo le quali, a causa della situazione in Italia e nel resto del mondo, tutte le persone di nazionalità italiana o residenti in Italia dovevano assicurarsi di non essere stati nella nazione durante gli ultimi quattordici giorni. In caso contrario l’ingresso in Qatar non è proibito, ma a tutti coloro che sono stati in Italia nelle ultime due settimane viene consigliata la quarantena per altri quattordici giorni in Qatar. Ovviamente questo non era possibile per il nostro staff, ed è stato questo motivo a portarci a cancellare la categoria MotoGP del Gran Premio del Qatar. Siccome la Moto2 e la Moto3 hanno già provato questa settimana in Qatar, abbiamo potuto andare avanti con questi campionati”.
Stamattina è arrivata anche l’ufficializzazione del rinvio del successivo Gran Premio in Thailandia: in questo caso la motivazione è da ricondurre al blocco di tutti i grandi eventi deciso dalle autorità locali. “Abbiamo parlato con le autorità in Thailandia per tutto il weekend e ci hanno avvertito che nella mattinata locale di lunedì si sarebbe tenuto un meeting per decidere quali eventi si potessero tenere”, spiega Ezpeleta. “In questo caso il problema non riguarda l’ingresso nella nazione degli italiani o di altre nazionalità, ma la loro decisione di cancellare i grandi eventi con un grande numero di spettatori. La situazione è diversa da quella del Qatar, per questo abbiamo deciso di rimandare il Gran Premio di Thailandia e cercare di fissare una data a fine anno per rendere possibile la gara”.
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Il boss del Motomondiale conclude con una parola di rassicurazione a tutti i tifosi: “Ci sarà assolutamente una stagione 2020 di MotoGP. Cercheremo di andare avanti con tutto e rimanere consapevoli della situazione, che varia di giorno in giorno. Il nostro obiettivo è di svolgere tutte le gare della stagione 2020”.