Cancellato il GP del Qatar e rimandato quello di Thailandia, la MotoGP potrebbe annullare anche quello delle Americhe e partire dall’Argentina
Dopo la cancellazione del Gran Premio del Qatar e il rinvio a data da destinarsi di quello della Thailandia potrebbero essere in vista ulteriori scossoni al calendario della MotoGP per via dell’epidemia di coronavirus. Al momento la prima gara prevista è il Gran Premio delle Americhe, come ha confermato lo stesso patron Carmelo Ezpeleta ai microfoni di Radio Onda Cero: “L’idea è iniziare la MotoGP da Austin, il 5 aprile”.
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Ma, con ogni giorno che passa, anche la tappa statunitense sembra sempre più in bilico, in virtù delle crescenti restrizioni agli ingressi imposte dal governo di Donald Trump. Più probabile, a questo punto, che si parta direttamente dall’Argentina, da Termas de Rio Hondo, dove gli organizzatori locali hanno dichiarato ieri che la corsa del 19 aprile si terrà regolarmente.
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Un altro spostamento potrebbe riguardare l’appuntamento in Aragona, che potrebbe fare posto al recupero della corsa in Thailandia: “Dovrebbe essere il 4 ottobre, al posto di Aragon, gara che verrebbe anticipata”, aggiunge Ezpeleta. Ma, al momento, persino l’amministratore delegato della Dorna è costretto ad usare il condizionale, perché la situazione è in continua evoluzione e le decisioni più importanti non sono ancora state prese in via ufficiale.
In Qatar corrono Moto2 e Moto3, paddock blindato
L’unica certezza è che questo weekend, in Qatar, inizieranno il loro Mondiale solo le due classi inferiori, Moto2 e Moto3. Un’insolita passerella d’onore per i ragazzini indiavolati delle due ruote, che non sono stati coinvolti dai problemi per l’ingresso o per la quarantena, siccome si trovavano già a Losail la settimana precedente per i loro test precampionato.
Sarà un paddock particolarmente vuoto e solitario, anche perché il governo locale ha imposto che l’accesso sia strettamente riservato agli addetti ai lavori, ovvero a chi dispone di un pass di servizio. Il pubblico dovrà accontentarsi di osservare la gara dalle tribune, che rimarranno invece aperte regolarmente. Un elemento di normalità in un inizio di stagione che di normale ha veramente molto poco.
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