La F1 non ha paura. Verstappen inaugura il circuito di Zandvoort

Mentre ancora tutto sembra incerto la F1 prova a ricominciare. In vista della gara del 3 maggio Max Verstappen gira a Zandvoort.

Max Verstappen (©Getty Images)

Ad una settimana dal primo GP della stagione fissato in Australia, ciò che sarà del Circus resta ancora un punto di domanda. Per questo quanto fatto dal #33 nella giornata di mercoledì è più che mai positivo per il morale.

In compagnia di un altro pilota di scuola Red Bull Arie Luyendyk, il 22enne ha inaugurato il circuito che in teoria avrebbe dovuto ospitare in quinto appuntamento del mondiale 2020, il primo in Europa.

Anticipato da una delle star locali quali Tom Coronel, esperto driver del mondiale turismo, nonché ormai da tempo presenza fissa alla Dakar, Mad Max è salito su una vecchia RB8 nel pomeriggio ed ha effettuato una tornata dal grande valore simbolico, avendo di fatto sancito il ritorno della F1 nei Paesi Bassi.

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Va detto che gli organizzatori di questo shakedown aperto a tutte le stelle dell’automobilismo locale per festeggiare la fine dei lavori di ammodernamento della struttura hanno espressamente richiesto la presenza del ragazzino terribile della massima serie, essendo lui principalmente il motivo del rientro di Zandvoort nel calendario. Il richiamo di Max e il suo appeal sono visibili ovunque. Certo, saremo lontani dal numero di tifosi della Ferrari, ma la rilevanza del popolo arancione sugli spalti di tutto il mondo è veramente grande o comunque più importante di quella dei vari Hamilton o Vettel.

Unico neo di una giornata per certi versi storica è stato che contrariamente ai piani iniziali, il riscontro cronometrico segnato dal figlio di Jos non è stato sufficiente per abbattare il precedente record del tracciato.

Max Verstappen ai box della Red Bull nei test F1 di Barcellona (Foto Mark Thompson/Getty Images/Red Bull)
Max Verstappen ai box della Red Bull nei test F1 di Barcellona (Foto Mark Thompson/Getty Images/Red Bull)

Chiara Rainis

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