L’inizio del Mondiale MotoGP è destinato a slittare ulteriormente. Si attende il no di Austin e intanto il coronavirus arriva anche in Argentina.
Il Qatar e la Thailandia hanno chiuso le porte alla classe MotoGP, Austin nei prossimi giorni presumibilmente potrebbe chiudere le frontiere agli italiani. In Argentina, invece, diversi giorni fa hanno annunciato di essere disponibili ad accogliere la carovana del Motomondiale. Ma all’epoca non c’erano casi di persone infette da coronavirus, mentre ad oggi si contano 9 casi e il primo deceduto.
L’Argentina sembrava quindi essere considerata una destinazione più affidabile, almeno fino a pochi giorni fa. Fino a quest’ultima notizia… Si tratta di un uomo di 64 anni tornato a Buenos Aires il 25 febbraio dopo aver trascorso un po’ di tempo in Francia. Pochi giorni dopo il suo ritorno, l’uomo manifestò i sintomi tipici della malattia e dopo un rapido ricovero nell’ospedale di Argerich nella capitale è deceduto sabato sera, secondo quanto comunicato dal ministero argentino della salute.
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È un uomo di 64 anni che aveva “una storia di diabete, ipertensione, bronchite cronica e insufficienza renale”, secondo una dichiarazione del ministero, a conferma delle notizie di stampa. Si ricorderà che l’ Italia ha messo in quarantena quasi tutto il nord del paese. Ma il decreto del governo emanato nella notte tra sabato e domenica sembra abbia scatenato l’effetto posto, con migliaia di persone che stanno lasciando le zone rosse per recarsi al Sud dalle loro famiglie. Una situazione incontrollabile che nei prossimi giorni potrebbe causare un ulteriore innalzamento del picco di coronavirus.
A questo punto non resta che attendere gli sviluppi per conoscere quale sarà la prima tappa della MotoGP 2020. In molti pensano si tratti di Jerez de la Frontera. Ma le notizie si ribaltano da un giorno all’altro.
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