Il 2020 sarà un anno molto importante per Fabio Quartararo, che all’esordio in MotoGP ha sorpreso tutti. Il suo idolo Valentino Rossi è una fonte di ispirazione.
Fabio Quartararo è uno dei piloti più attesi del campionato MotoGP 2020, le aspettative sono molto elevate. Il suo primo anno nella top class ha impressionato e adesso tutti sono curiosi di vedere se saprà confermarsi.
La Yamaha ha grande fiducia in lui e non a caso gli ha già fatto firmare un contratto per biennio 2021-2022 con il team ufficiale. Già in questa stagione disporrà di una M1 ufficiale e dovrà dimostrare di essere all’altezza delle aspettative. Il talento non gli manca e nel 2020 lo ha fatto vedere ripetutamente.
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Quartararo ha concesso un’intervista a GQ Italia ed ha parlato del campionato 2020, molto importante per lui. Ha spiegato qual è il suo approccio e la sua mentalità: «La mia seconda stagione sarà un trampolino di lancio. Voglio sfruttare tutte le mie capacità. Il metodo l’ho trovato: stare calmo. Solo così il cervello può funzionare a pieno regime. I muscoli sono indispensabili per governare un bolide che pesa più del doppio di me, ma la vera forza sta nella mente. Ho selezionato la mia playlist rap preferita, allontanato i pensieri brutti e intendo respirare emozioni belle. Voglio essere la versione migliore di me stesso. Sicuro che la prima vittoria, mancata troppe volte per un soffio, accompagnerà il prossimo sorpasso».
Quando il team Petronas SRT Yamaha decise di puntare su di lui, molti erano scettici perché fino ad allora non sembrava pronto per il salto in MotoGP. Invece il giovane pilota francese ha dimostrato di poterci stare benissimo nella classe regina del Motomondiale: «Io, invece, su me stesso avrei puntato eccome. So quanto valgo e alla quarta tappa, a Jerez de la Frontera, l’ho dimostrato, togliendomi la prima soddisfazione: la pole position a 20 anni e 14 giorni resta il record di precocità».
Quartararo in Yamaha si è trovato vicino a Valentino Rossi, suo idolo fin da quando era piccolo e fonte di ispirazione anche oggi: «Se mi trovo qui è anche perché mi ha travolto e ispirato con la sua passione. Sono cresciuto guardandolo in tv e nei poster con cui avevo interamente rivestito le pareti della mia stanza. “Voglio diventare come lui”, mi ripetevo di continuo. Figurarsi che effetto mi faccia oggi affiancarlo alla griglia di partenza. Ogni domenica realizzo il sogno della mia vita. Mi ha definito una “bega”. Non conoscevo il termine e gli ho chiesto la traduzione: in pratica, sarei un “impiccio”, una “seccatura”. Detto da Vale, lo considero un complimento esagerato».
Sei pole position, sette podi e quinto posto in classifica generale nell’anno di esordio in MotoGP. Il rider francese ha le carte in regola per essere un grande protagonista anche nel 2020, migliorando ulteriormente e provando a mettere in difficoltà il fenomeno Marc Marquez.
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