Dorna sta studiando varie opzioni pur di salvare il campionato del mondo di MotoGP. Dalle porte chiuse a spostare la fine del campionato al 2021.
In questi giorni di allerta coronavirus a livello mondiale, la stagione 2020 di MotoGP sembra a serio rischio. Il contagio si espande a macchia d’olio, Dorna e FIM stanno studiando nuove misure alternative. La situazione sanitaria cambia di ora in ora e ogni messaggio è peggiore di quello precedente.
Gli addetti ai lavori della Dorna non hanno altra scelta che lavorare con scenari ipotetici. La rapida reazione al rinvio delle date per il GP di Thailandia e il GP di Aragon ha dimostrato la velocità con cui i responsabili del campionato reagiscono per cercare di correre tutti e 20 i round della Coppa del Mondo, se possibile. Ma nella situazione attuale i promotori non hanno molte alternative e devono fare i conti con le disposizioni dei governi.
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È essenziale progettare diversi modelli di azione per ogni situazione e Dorna sta anche lavorando 24 ore su 24 per ottenere il maggior numero possibile di 20 gare di Coppa del Mondo. Carmelo Ezpeleta è pronto a prolungare il campionato fino a dicembre o gennaio 2021 e persino ospitare gare a porte chiuse. Ovviamente, le entrate economiche dei biglietti sono una parte importante. Ma gli organizzatori del Mondiale sono pronti a subire perdite per non annullare le gare. Il motivo è ovvio: la cancellazione della stagione o la riduzione del numero di GP avrebbe ro conseguenze devastanti per i team, nonché per Dorna e gli sponsor.
Dorna e FIM stanno considerando da un lato ogni possibile opzione per adeguare il calendario, ma pur dovendo fare i conti con condizioni difficili e in continuo aggiornamento: le notizie dagli Stati Uniti suggeriscono che la gara prevista per la prima settimana di aprile ad Austin non potrebbe aver luogo. E se il campionato si estende oltre le date previste alla fine, è ovvio che l’ultimo GP dovrà tenersi nell’emisfero meridionale per motivi puramente meteorologici. Ma è ovvio che l’intera situazione deve essere seguita da vicino. Questi o altri piani verranno adeguati in base all’evoluzione del virus Covid-19, ma la situazione è per adesso fuori controllo.