Previsto un protocollo specifico per la Formula 1 contro il coronavirus, per proteggere gli addetti ai lavori dai rischi di contagio
Il Mondiale di Formula 1 è pronto al via come previsto, nonostante l’emergenza del coronavirus. Ma anche nel paddock sono state previste misure precauzionali: un vero e proprio piano con cui i vertici del massimo campionato a quattro ruote hanno deciso di reagire, in collaborazione con le autorità sanitarie e con gli organizzatori delle gare.
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Dopo giorni di silenzio, la F1 ha diramato un comunicato ufficiale in cui sottolinea il suo “approccio scientifico” per minimizzare il rischio e proteggere il personale addetto ai lavori, che prevede procedure di controllo, specialisti medici sul posto, maggiori sanificazioni delle strutture, la presenza di più stazioni per il lavaggio delle mani e un vero e proprio protocollo sanitario previsto per i sospetti casi di contagio.
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Le misure della Formula 1 contro il coronavirus
“Abbiamo implementato una serie di misure basate sulle indicazioni della sanità pubblica inglese, che comprendono anche la sospensione di tutti i viaggi non essenziali”, si legge nella nota. “Squadre dedicate di esperti saranno a disposizione negli aeroporti, nei punti di transito e sui circuiti per salvaguardare il personale, e si concentreranno sulla diagnosi, la gestione e l’estrazione dei casi sospetti. Per questi casi, gli organizzatori delle gare hanno installato punti di quarantena. Per la F1, la Fia e tutti i team e i promotori, la sicurezza delle nostre persone è sempre essenziale”.
Se il Gran Premio inaugurale in Australia sembra dunque destinato a procedere come previsto, quello di Cina è già stato rimandato, quello del Bahrein si svolgerà a porte chiuse, mentre su quello del Vietnam aleggiano molti dubbi.
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