Ducati chiude gli stabilimenti di Bologna per l’emergenza coronavirus. Ferrari resta aperta e scrive ai suoi dipendenti in fabbrica.
Ducati ha deciso di chiudere gli stabilimenti di Bologna fino all’inizio della prossima settimana, una scelta presa in sintonia con i sindacati con l’obiettivo di riaprire nei prossimi giorni a turni ridotti. Lo stop è stato deciso in un periodo in cui Ducati è al picco della produzione.
Decisione diversa da parte della Casa di Maranello, che lascia aperto lo stabilimento pur con misure di prevenzione molto rigorose e con un numero di dipendenti ridotto al minimo. Stamane Ferrari ha inviato un comunicato ai suoi lavoratori per avvisare che l’azienda “continuerà a valutare l’equilibrio più corretto fra il benessere dei lavoratori, che ha sempre la priorità, e i bisogni dei partner e dei clienti”.
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La lettera ai dipendenti Ferrari
Nella lettera firmata dal CEO Ferrari Louis Camilleri, si legge: “Ci sono momenti, nella vita di ognuno di noi in cui qualcosa o qualcuno, situazioni o persone, ci impongono un cambiamento e quello che stiamo vivendo oggi è un momento in qualcosa di molto piccolo, un virus invisibile agli occhi, sta imponendo un cambiamento alle famiglie, alle comunità, a un Paese e probabilmente al mondo intero e naturalmente alla Ferrari”.
Il marchio assicura massima vicinanza ai propri dipendenti e si dice pronta a fare di più qualora fosse necessario per il benessere e la salute. “Questa emergenza ci sta ricordando qualcosa che forse avevamo dimenticato nel mondo frenetico in cui viviamo: che dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri… I valori umani sono sempre stati le nostre fondamenta ancor più che l’innovazione: passione, rispetto, attenzione agli altri, lavoro di squadra, coraggio”, ha concluso il manager della Ferrari. “Oggi più che mai questi valori della Ferrari devono restare solidi e aiutarci a vincere questa sfida imprevista. E ce la faremo”.