Anche la Ferrari è costretta a cedere al coronavirus e a chiudere le attività produttive della fabbrica di Maranello fino al prossimo 27 marzo
Anche la Ferrari è costretta a cedere al coronavirus. Il Cavallino rampante ha tentato di resistere un po’ più a lungo rispetto ad altri marchi dello stesso territorio, come Ducati, Lamborghini o Dallara, che avevano chiuso i battenti già nei giorni scorsi. Ma oggi, alla fine, ha dovuto gettare la spugna e interrompere tutte le attività di produzione con effetto immediato, fino al prossimo 27 marzo.
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La decisione è stata resa nota con un comunicato stampa: “La misura è stata decisa dalla società nell’interesse primario del benessere dei lavoratori e segue una serie di rigorose disposizioni già attuate a tutela della sicurezza dell’ambiente di lavoro, nel rispetto del decreto del governo italiano dello scorso 11 marzo e dei precedenti”, si legge. “L’azienda, che fino ad ora ha proseguito l’attività operativa mettendo sempre al primo posto la salute dei lavoratori, ha riscontrato le prime serie difficoltà nella catena di fornitura che non permettono di assicurare la continuità produttiva. Le attività aziendali non legate direttamente alla produzione continueranno regolarmente grazie alle soluzioni di lavoro agile (smart working)”.
Chiude dunque anche la Gestione sportiva, che inizialmente sperava di sfruttare i giorni di sospensione dei Gran Premi di Formula 1 per proseguire lo sviluppo della SF1000 e risolvere i difetti emersi sul progetto fin dai test precampionato. L’impossibilità di proseguire le attività della Scuderia, però, potrebbero dare il via libera ad un’anticipazione del mese di chiusura delle fabbriche, normalmente imposto ad agosto dal regolamento del Mondiale.
A spiegare il provvedimento assunto dalla Ferrari è stato l’amministratore delegato Louis Camilleri: “In un momento come questo, i miei ringraziamenti vanno prima di tutto alle persone della Ferrari, che con il loro straordinario impegno in questi ultimi giorni hanno dimostrato l’attaccamento e la passione che contraddistingue il nostro marchio. Assieme ai nostri fornitori, sono stati loro a garantire fino ad adesso la continuità aziendale. È proprio nel loro rispetto e per la tutela della loro serenità e di quella delle loro famiglie, che abbiamo preso questa decisione. Ferrari ha a cuore naturalmente anche i propri clienti e i propri fan, e per loro ci faremo trovare pronti a una grande ripartenza”.
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