“Queste autorità hanno confermato all’azienda che questa persona non ha avuto alcun contatto con terze parti, quindi non sono richieste misure preventive speciali per altri”, si legge sul comunicato ufficiale diffuso dal fornitore unico di gomme per la F1.
Alla luce di questi aggiornamenti è chiaro che la decisione di interrompere tutto sul nascere sia stata quella ottimale onde evitare un dilagare ulteriore della malattia in un ambiente tanto ristretto come quello del paddock. Va tenuto presente che, non appena la scuderia di Woking, ha annunciato quanto sera accaduto al suo interno in 14 sono stati messi in quarantena. Ma non è finita qua. Una volta che il gruppo presente all’Albert Park sarà in Europa dovrà stare in isolamento per altre due settimane.
Oltre ad un primo vociferato caso in Haas, nella giornata di venerdì si era parlato anche di un membro della Mercedes colpito da COVID-19 e addirittura Lewis Hamilton aveva affermato di essere entrato in contatto con una persona positiva.
Chiara Rainis