Secondo Bernie Ecclestone Charles Leclerc è già arrivato al massimo del suo potenziale. In effetti il 2020 potrebbe essere la stagione della verità.
Da alcuni magazine e tv a pagamento definito il Predestinato, il monegasco potrebbe essersi bruciato da solo convinto dopo la bella stagione di debutto con la Ferrari di non dover lavorare più su sé stesso come invece continua a fare il sei volte iridato Lewis Hamilton. Onesto abbastanza da ammettere di essere felice di sentirsi tanto osannato ancora prima di aver raccolto qualcosa di pesante, grazie alle due vittorie ottenute in Belgio e a Monza nel 2019, il Principino potrebbe essersi quindi plafonato, o meglio seduto sugli allori, complice un carattere da esaltato e finto modesto.
Di questo ne è convinto soprattutto Bernie Ecclestone che senza giri di parole ha dato del finito al #16. “Penso che il miglior Leclerc si sia già visto. Ha fatto delle buone performance finora e proseguirà a farle, ma non credo lo vedremo protagonista di nulla di spettacolare”, la sua previsione al Daily Mail.
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Pur fidandoci dell’esperienza e dalla conoscenza dell’ex Supremo del Circus non possiamo dire con certezza se sia nella ragione, tuttavia, il rischio per Charles di perdersi nell’autocelebrazione è abbastanza elevato.
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Non siamo del tutto certi che abbia un’etica del lavoro da dominatore e soprattutto, come dimostrato nel 2019, è un ragazzino che fatica a seguire le indicazioni e imparare dagli errori, punto, quest’ultimo, asso nella manica di tutti i grandi campioni dello sport. Il suo perseverare negli atteggiamenti sopra le righe il campionato scorso fa altresì pensare che non sia in possesso di tutta quella maturità che gli si riconosce, inoltre, elemento da non sottovalutare dopo essere stato redarguito dal boss Mattia Binotto per essersi lanciato dal paracadute senza avvisare la squadra, non appena cancellato il GP dell’Australia è andato in spiaggia per sperimentare il surf, non compiacendo di certo le richieste della Ferrari.
Chiara Rainis