“Come uomo di sport è difficile prendere certe decisioni”, ha affermato a Motorsport.com. “Ma prima di tutto bisogna pensare ai dipendenti, alla sicurezza dei fan, all’immagine della disciplina e degli sponsor. E poi naturalmente anche alla McLaren. Sarebbe stato scorretto lasciarla da sola”. Alla fine, dunque, la paura di fare una brutta figura planetaria nell’ignorare quanto stava accadendo ovunque ha prevalso portando alla dolorosa rinuncia.
“Per un’equipe non è semplice, tutti hanno lavorato duramente per arrivare in tempo a all’Albert Park sia nel reparto corse, sia in azienda”, ha sottolineato.
Infine sul prosieguo incerto del mondiale, il manager francese ha sostenuto: “La situazione non è semplice, è un disastro in tutto il mondo e la F1 non ne è il centro, per cui vediamo di fare un passo alla volta. Sicuramente il primo non è stato facile”.
Chiara Rainis