Andrea Dovizioso nel suo docu-film “Undaunted” parla della stagione 2019, della sfida con Marc Marquez: “Lui è aggressivo, io sono lucido”.
Nel film documentario “Undaunted”, della durata di 57 minuti, Andrea Dovizioso accompagna i fan nel corso della stagione MotoGP 2019. Un viaggio ravvicinato con il pilota Ducati che si attesterà per la terza volta consecutiva come vicecampione del mondo, ma anche un’analisi introspettiva della situazione all’interno del box, del rapporto con amici e tecnici, delle sensazioni in pista una volta abbassata la visiera del casco.
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Un autentico tour al fianco del forlivese, dalla vittoria iniziale a Doha alla dura lotta con il suo compagno di squadra Danilo Petrucci al Mugello, la serrata sfida contro Marc Marquez in Austria e la terribile partenza a Silverstone fino al nuovo titolo del fenomeno di Cervera in sella alla Honda. Per il terzo anno consecutivo ha dovuto rassegnarsi alla supremazia del rivale catalano, ma tutti gli altri sono dietro di lui, ancora una volta. “Marc è un talento eccessivo che lavora molto duramente. Così è riuscito a crescere finora e ancora alzare un po’ l’asticella in vari aspetti e tutti ci siamo dovuti adattare”.
Per battere Marc Marquez serve una forma fisica impeccabile, una moto al limite della perfezione, sia in termini di grip che in percorrenza di curva, e ovviamente anche un pizzico di buona sorte. Cosa che in molte occasioni è mancata al pilota di Forlì. “Se devi affrontare un pilota così forte, soprattutto in un duello, con qualcuno che agisce così istintivamente da non aver paura, non puoi affrontarlo allo stesso modo”, ha aggiunto Andrea Dovizioso. “Quindi devi provare a sconfiggerlo in un modo diverso. Lui fa leva sul suo istinto e la sua aggressività, io uso la mia razionalità e la mia lucidità di mente”.