Claude Michy, promotore del Gran Premio di Francia, ha preannunciato che a Le Mans difficilmente la MotoGP potrà correre a maggio. Possibile il rinvio all’estate.
La diffusione del Coronavirus Covid-19 ha condizionato anche gli sport, tra i quali la MotoGP. I gran premi di Thailandia, Stati Uniti e Argentina sono stati rinviati. E non scordato che la top class non ha potuto correre in Qatar, a differenza di Moto3 e Moto2.
Attualmente il calendario prevede una ripresa del Motomondiale il 3 maggio a Jerez, in Spagna. Tuttavia, non bisogna affatto escludere un nuovo spostamento della ripresa delle corse. Si potrebbe finire a giugno se l’emergenza attuale dovesse proseguire. La salute viene prima di tutto e i GP vanno disputati solamente in condizioni di sicurezza.
LEGGI ANCHE -> MotoGP, si allontana il via a maggio: altri tre Gran Premi sono a rischio
Dopo quello di Spagna, è previsto il Gran Premio di Francia a Le Mans. In attesa di nuove comunicazioni ufficiali, rimane fissato per il 17 maggio.
Claude Michy, promotore del GP francese, ha parlato al quotidiano L’Equipe e ha spiegato che un rinvio è molto probabile: «La 24 Ore di Le Mans è stata rinviata da metà giugno al 19 e 20 settembre 2020, è difficile immaginare che il GP di Francia si svolgerà a metà maggio come previsto. Ho sentito Ezpeleta, decideremo nella prima settimana di aprile a seconda della situazione sanitaria».
Il manager francese esclude la possibilità che si possa correre a porte chiuse, dunque senza tifosi sulle tribune: «Il motociclismo è uno sport mondiale e per organizzare un GP è necessario che tutti i partecipanti e le scuderie possano muoversi. Anche il pubblico deve poter accedere al circuito. Porte chiuse? Il GP è una festa. Non ci sarà nessun GP di moto senza pubblico».
Michy si sbilancia nel dire di aver già pensato a una data alternativa per disputare il gran premio MotoGP a Le Mans: «A giugno sì, soprattutto nel fine settimana del 14, dato che la 24 Ore di Le Mans è stata spostata. Servirà vedere se situazione sanitaria lo consentirà, ovviamente. Se non possiamo posizionarci in una data a giugno, sarà molto complicato, poiché la maggior parte dei weekend liberi sono già stati assegnati ai primi GP posticipati. La cosa principale è che il campionato si svolga. Con 10 o 11 gare solo se necessario. Il futuro di questa competizione e dei team dipende da questo. Se vogliamo avere un campionato nel 2021, ce ne deve essere uno nel 2020. Anche un amputato».
Il prezzo delle batterie e, conseguentemente, delle EV sarebbe già dovuto calare. Da una analisi…
Il bicampione del mondo della MotoGP, Pecco Bagnaia, ha raccontato le sue sensazioni dopo il…
Charles Leclerc ha lottato come un leone in Bahrain, ma la Ferrari non è performante.…
Il mondo sta cambiando e anche l’automotive è un rifletto di nuove tendenze che si…
La tappa in Qatar è stata la più bella dell’inizio di stagione. Nella lotta tra…
Il Gran Premio del Bahrain vede trionfare Oscar Piastri, mentre Russell evita la doppietta McLaren…