I GP virtuali creati ad hoc da Liberty Media per colmare il vuoto da Coronavirus stanno già facendo discutere i piloti di F1.
Stando alle ultime e più fresche indiscrezioni, l’emergenza COVID-19 e soprattutto i costi elevati richiesti per l’allestimento di un circuito cittadino che considerata la situazione fluida del mondo potrebbe essere inutile, avrebbero scoraggiato l’Azerbaijan a confermare il proprio gran premio, sulla carta in programma il prossimo 7 giugno. Ciò significa che la stagione 2020 del Circus potrebbe addirittura partire a mese inoltrato.
Come noto per combattere la noia e non perdere tifosi per strada, i vertici della massima serie hanno deciso di dare vita ad una sorta di campionato alternativo in versione virtuale. Un’idea discutibile e non particolarmente entusiasmante che pare non aver riscosso successo neppure tra i diretti interessati.
Va detto che questo mondiale online sfrutterà il gioco ufficiale della F1 2019 per PC, sviluppato dalla Codemasters. La prima gara, ovvero il Bahrain, si articolerà in 28 giri per una durata complessiva di un’ora e mezza, così da coprire il 50% della distanza normalmente percorsa. La griglia sarà definita dal giro più veloce stabilito in qualifica da ogni driver.
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Qui però il primo intoppo. Se, secondo le prime informazioni sembrava dovessero parteciparvi coloro che in F1 ci sono davvero, la Ferrari avrebbe già nominato Robert Shwartzman e Dino Beganovic quali sostituiti dei titoli Sebastian Vettel e Charles Leclerc, mentre un patito del gaming come Max Verstappen si sarebbe palesemente dichiarato disinteressato ad essere della partita.
“Non ho mai usato quel gioco e serve tempo per capirlo ed essere competitivi”, ha confidato a Motorsport.com. “Inoltre sono impegnato in altre competizioni online su altre piattaforme. Io corro sempre per vincere, se non sono in grado preferisco non partecipare affatto”.
Con ogni probabilità nei prossimi giorni arriveranno altri, giustificati, forfait. Come molto spesso ultimamente, anche in questa occasione chi si trova al comando ha sbagliato direzione. Questo sport è ormai diventato un lontano parente di quello dei temerari alla Ascari, Fangio, Villeneuve e Senna…
Chiara Rainis