Il governo ha emanato un provvedimento d’urgenza per evitare la diffusione del contagio da Coronavirus. Divieto di spostarsi da un comune all’altro se non per comprovati motivi lavorativi e di salute.
Per arginare l’emergenza Coronavirus il governo ha adottato altre misure straordinarie per quanto riguarda gli spostamenti con mezzi privati e pubblici. Il ministero dell’Interno e quello della Salute hanno varato un’ordinanza che prevede il divieto a tutte le persone fisiche di “trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in Comune diverso da quello in cui si trovano”, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute.
L’obiettivo primario è quello di impedire alle persone di trasferirsi dal Nord al Sud. Questa nuova disposizione è in vigore dal 22 marzo e resterà efficace “fino all’entrata in vigore di un nuovo decreto del Presidente del Consiglio”. Di conseguenza le stazioni saranno presidiate da polizia o carabinieri. Ad esempio, nella giornata di domenica, ad oltre una decina di persone è stato impedito di prendere un treno da Milano verso il Centro-Sud.
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La decisione arriva poche ore dopo l’annuncio, da parte del presidente del Consiglio, di nuove misure destinate a chiudere tutte le attività produttive non strettamente necessarie. La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha disposto l’allertamento di questure e prefetture per intensificare i controlli sia nelle stazioni che sulla rete autostradale. Chi non rispetterà il divieto rischia la denuncia per l’articolo 650 del codice penale che prevede l’arresto fino a tre mesi e un’ammenda.
“Bisogna ridurre al minimo gli spostamenti”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Chi da domani non andrà più al lavoro è essenziale che resti a casa e aiuti così tutti quelli che devono continuare a lavorare. È fondamentale che ciascuno faccia la propria parte”.