A seguito del caso di positività riscontrato alla McLaren, quattordici uomini del team erano stati costretti in isolamento, ma ora possono tornare a casa
Erano stati costretti ad una quarantena stretta di due settimane per via della positività accertata al coronavirus di uno dei loro uomini: la stessa che, in ultima analisi, aveva costretto l’organizzazione della Formula 1 a cancellare il Gran Premio d’Australia.
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Ora, però, a due settimane di distanza i quattordici uomini della McLaren rimasti in isolamento a Melbourne, insieme ad alcuni dei dirigenti del team che erano rimasti sul posto volontariamente per offrire il loro sostegno, possono rientrare nelle loro case in Gran Bretagna.
Tutti gli uomini della McLaren stanno bene
Sette di loro erano stati obbligatoriamente sottoposti al tampone ma tutti erano risultati negativi: “Stanno bene”, afferma ancora oggi il team principal Andreas Seidl. “Sono rimasto con loro per qualche giorno in più e alcuni dirigenti della squadra sono ancora lì. Tutti coloro che sono stati esaminati sono risultati negativi e questa è una notizia fantastica. La persona risultata positiva ora si sente bene e non vediamo l’ora di riaccoglierli tutti in Inghilterra questa settimana”.
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Seidl ha chiarito anche che la McLaren ha ricevuto una speciale dispensa dalla decisione di congelare lo sviluppo delle vetture anche nella prossima stagione: le sarà infatti consentito di apportare modifiche alla sua monoposto 2020 per consentirle di ospitare i motori Mercedes, la cui fornitura è stata confermata proprio per la prossima stagione.