La F1 e i danni del Coronavirus. Cifre folli anche per un mondo dorato

I danni all’economia mondiale potrebbero essere più gravi di quelli del Coronavirus. Ecco cosa succederà nel mondo privilegiato della F1.

Il circuito di Barcellona che ospita il Gran Premio di Spagna di Formula 1 (Foto Ferrari)
Il circuito di Barcellona che ospita il Gran Premio di Spagna di Formula 1 (Foto Ferrari)

Se le attività produttive dovessero restare chiuse ancora a lungo, la finanza globale potrebbe subire un contraccolpo tragico e comunque ben peggiore rispetto alla pandemia che ha stravolto le nostre vite.

Ne sa qualcosa il Circus che, muovendo migliaia di persone, sarà costretta ad un stop di mesi, con esiti senz’altro importanti sulle casse delle scuderie più piccole. Infatti, anche qualora fosse possibile, come dichiarato dal CEO di Liberty Media Chase Carey, disputare dalle 15 alle 18 gare, le perdite saranno comunque ingenti.

Addirittura, secondo quanto quanto affermato dal talent scout della Red Bull Helmut Marko, anche soli 5 GP cancellati potrebbero rappresentare uno scivolone da 100 milioni di euro.

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“La decisione migliore è stata quella di congelare le regole per il prossimo anno. In questo modo le spese diminuiranno in modo importante e poi saremo tutelati dal budget cap”, ha confidato l’ex driver austriaco all’Österreich. “Speriamo di poter riprendere presto e giocarci le nostro chance di mondiale con Verstappen”.

Denaro in discesa a parte, il 76enne ha provato a guardare al futuro con ottimismo prevedendo la conferma del round austriaco di Spielberg in programma il prossimo 9 luglio.

Al momento nulla è certo sul dove e quando partirà il campionato. L’unica cosa sicura è che anche l’Azerbaijan, data come probabile sede del primo gran premio stagionale, si è tirato indietro per evitare spese eccessive per nulla, e pure il Canada, previsto giusto una settimana dopo, sarebbe a forte rischio. Meno traballanti ad oggi sembrano essere Francia e Inghilterra, ma pure qui, non esistono strumenti per capire come si evolverà la diffusione del virus e dunque cosa ci succederà.

F1 (Getty Images)
F1 (Getty Images)

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