Jordi Torres è in attesa di sapere quando correrà nel campionato mondiale Superbike 2020 con il team MIE Althea Honda, ma è fiducioso per il futuro.
Ha rischiato di rimanere fuori dal campionato mondiale Superbike 2020, ma alla fine Jordi Torres è riuscito a trovare una sistemazione. Correrà con il team MIE Racing Althea Honda, ma non ha potuto esordire nel round in Australia.
Infatti, il suo debutto era previsto per la prima tappa europea a Jerez. Ora non sappiamo quando la stagione potrà ripartire. Diverse tappe sono state rinviate e il calendario SBK di oggi dice che si dovrebbe ricominciare a maggio a Imola. Tuttavia, non bisogna escludere un nuovo spostamento a causa della diffusione del noto coronavirus Covid-19.
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Torres in un’intervista concessa al sito ufficiale WorldSBK ha spiegato quali siano le sue aspettative con il team MIE Racing Althea Honda: «Per me è fantastico poter correre ancora nel campionato mondiale Superbike. Lo adoro ed è una mia passione correrci. Credo molto nel progetto di Moriwaki e Althea. Ho molte aspettative con la nuova Honda, possiamo fare bene quest’anno e ci metterò tanta energia».
Il pilota spagnolo sa che la sua squadra non avrà il medesimo pacchetto di quella factory, però è convinto di poter raggiungere comunque buoni risultati: «La moto è nuova, dobbiamo svilupparla e cercare di essere competitivi prima possibile con il materiale che avremo. Non credo che disporremo dello stesso presente nel team ufficiale HRC, ma non è necessario al momento perché all’inizio dobbiamo capire bene le cose ci serviranno per essere più competitivi in futuro».
Torres dovrebbe guidare per la prima volta la Honda CBR1000RR-R Fireblade in occasione del primo weekend di gara, senza test precedenti. Questa sfida non lo preoccupa: «Non mi spaventa affrontare il mio primo round senza aver provato in precedenza la moto. Conosco già bene le gomme e questo è molto importante. Mi motiva salire sulla moto e spingere. Mi fido del team. Ho lavorato con Althea in passato e so che le persone sono veramente professionali. Non ho alcun problema nel saltare sulla moto nella FP1 per la prima volta».
Ovviamente l’ex rider di Aprilia, BMW e MV Agusta ha visto il round Superbike in Australia e ne è rimasto piacevolmente colpito: «Il primo round è stato fantastico. Tutte le moto erano vicine, c’era tanta battaglia con diversi piloti. Questo è lo spirito del Mondiale SBK. È importante vedere un campionato equilibrato, con moto differenti che però hanno il medesimo livello di competitività. L’obiettivo deve essere quello. Quello di Phillip Island è un circuito magico, dove si possono vedere più case lottare. La sorpresa in Australia è stata Lowes, ha avuto un grande weekend e mi ha sorpreso tanto».
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