Coronavirus, arriva un nuovo modulo per l’autocertificazione

Arriva un nuovo modulo per l’autocertificazione. Franco Gabrielli, capo della Polizia, spiega i motivi dei continui cambiamenti.

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Controlli della Polizia (getty images)

Il modulo per l’autocertificazione cambia per la quarta volta. Ad annunciarlo è Franco Gabrielli, capo della Polizia, che rimanda al mittente le ironie al riguardo che si susseguono sui social. “Cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo, anche per intercettare” i quesiti che arrivano dai cittadini.

Il nuovo modulo richiede non solo la dichiarazione di non essere sottoposti alla quarantena e di non essere positivo al test del Coronavirus, ma anche la consapevolezza di eventuali provvedimenti adottati dai presidenti delle Regioni coinvolte in eventuali spostamenti nel territorio. Nel modulo si esplicita anche una serie di situazioni per cui è consentito spostarsi da un Comune all’altro, tra cui il rientro dall’estero, l’assistenza a congiunti o persone con disabilità. le denunce di reati e gli obblighi di affidamento dei minori.

Per chi trasgredisce le sanzioni sono previste nuove sanzioni amministrative e non più penali, con multe da 200 fino a 3000 euro. Fino al 24 marzo le autorità hanno fermato per controlli due milioni e mezzo di persone e rilevati 110mila comportamenti non corretti sanzionati con l’articolo 650 del codice penale. Le sanzioni fin qui comminate, ha ricordato il prefetto, ammonteranno a un’ammenda pari a 200 euro. “Ai miei ho detto che dobbiamo essere rigorosi ma anche umani non solo nelle modalità con le quali ci si rapporta con i cittadini – ha spiegato Gabrielli a Tg Sky – ma anche nel comprendere che i cittadini a volte sono bersagliati da disposizioni non sempre omogenee perché non abbiamo solo disposizioni nazionali, ma anche regionali”.

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Controlli della polizia (getty images)
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