Il plenipotenziario della Red Bull, Helmut Marko, conferma: “Dopo la crisi del coronavirus, porteremo avanti la protesta contro lo scandalo Ferrari”
Nemmeno il coronavirus ferma la Red Bull. I Bibitari hanno la ferma intenzione di andare fino in fondo allo scandalo Ferrari, portando avanti la loro protesta contro l’accordo segreto raggiunto tra Maranello e la Federazione internazionale dell’automobile.
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Solo un mese fa, prima dello scoppio della pandemia che ha congelato la Formula 1 come il resto del mondo, infatti, il tema caldo nel paddock era l’azione legale minacciata dai rivali della Rossa nei confronti della presunta irregolarità dei suoi motori 2019 e del modo in cui la Fia ha gestito tutta l’inchiesta, conclusasi senza sanzioni.
“Purtroppo al momento ci stiamo occupando di altre cose”, ha spiegato il plenipotenziario Helmut Marko al sito specializzato F1 Insider. “Ma questo non significa che ci arrendiamo. Non appena le cose torneranno alla normalità riprenderemo in mano la questione della Fia e della Ferrari. Al momento la crisi del coronavirus ha preso il sopravvento, ma noi pensiamo ancora che l’accordo sia stato scandaloso”.
Red Bull lasciata sola dalla Ferrari
La Red Bull è rimasta l’unica squadra di vertice a condurre questa protesta, a seguito dell’improvviso ritiro della Mercedes dal fronte degli oppositori. “Non vogliamo danneggiare la Ferrari o la Fia in ogni modo”, prosegue Marko, “ma continuiamo a pretendere chiarezza totale sul modo in cui si è realizzato questo strano accordo privato. Anche senza la Mercedes, che stranamente è saltata già dal treno anche se all’inizio erano stati proprio loro a guidarlo”.
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