Alberto Puig pensa che Marc Marquez sarebbe stato protagonista in Qatar se la gara MotoGP si fosse corsa. Nonostante i problemi fisici del pilota Honda, il manager non ha dubbi.
La Spagna, come l’Italia, è un Paese molto colpito dalla diffusione del coronavirus Covid-19. Il Governo ha dovuto prendere provvedimenti restrittivi per contenere il contagio.
Alberto Puig, direttore sportivo del team Repsol Honda in MotoGP, si trova proprio in Spagna in attesa che la situazione migliori e chi possa tornare presto a una vita normale. Ci sono tante incertezze oggi, compresa quella inerente la ripresa del Motomondiale. La pausa certamente aiuta Marc Marquez, che fisicamente non era al 100% nei test.
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Puig in un’intervista concessa a Marca ha spiegato come ha visto Marquez nei test pre-campionato, nei quali è effettivamente apparso in difficoltà: «L’inizio è stato complicato, perché sia in Malesia che in Qatar in realtà fisicamente non aveva recuperato neanche al 60%. L’operazione alla spalla è stata seria e pensavamo che sarebbe stato più facile, ma non è stato così. Quindi è vero che questo stop forzato lo aiuta. Però nessuno è felice di essere fermo, visto ciò che significa. La pandemia da coronavirus non la vuole né Marc né nessun altro. Avremmo preferito iniziare il campionato nelle condizioni in cui eravamo in quel momento».
Il manager spagnolo ha proseguito parlando dell’otto volte campione del mondo, ritenendo che nella gara MotoGP del Qatar sarebbe stato comunque protagonista se si fosse disputata: «Sarebbe stato al 60-65% delle sue possibilità. Devo dire che nessuno pensava che avrebbe passeggiato a Losail, è importante essere chiari. Stiamo parlando di Marc Marquez, non di uno che è appena arrivato e si è infortunato. Domenica sarebbe stato nel gruppo, seppur con sofferenza e difficoltà. Penso che avrebbe lottato per vincere».
Puig ha espresso il proprio punto di vista anche su Alex Marquez, campione in carica Moto2 che deve imparare molto in MotoGP: «Per lui era difficile a causa del cambio di categoria e di moto. Siamo un una classe molto esigente fisicamente e lui sta facendo quello che deve fare, seguendo il suo percorso. Logicamente ha faticato in Malesia e Qatar. Ha avuto una stanchezza normale in certi momenti quando sei al primo anno e sali su una moto come la nostra, molto impegnativa».
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