Carmelo Ezpeleta dubita di poter assicurare un Mondiale 2020 con 19 gare. L’obiettivo prossimo è salvaguardare almeno 13 gare. Intanto Dorna procede con aiuti economici.
Carmelo Ezpeleta ha deciso di attendere che l’emergenza Coronavirus si stabilizzi prima di continuare a riorganizzare il calendario del Motomondiale. La gara di Jerez è stata rinviata a data da destinarsi e forse dovrà essere annullata. Stessa sorte per le prossime gare di Le Mans e Mugello. La priorità non è più collezionare 19 Gran Premi, ma correre il maggior numero di gare possibili. Se fossero 13, il minimo consentito dal regolamento ordinario, sarebbe un ottimo traguardo.
Il CEO della Dorna ha offerto un’intervista a Diario AS in cui analizza la situazione attuale d’emergenza sanitaria e sportiva. In effetti, Ezpeleta prevede che anche gli appuntamenti di Le Mans (17 maggio), Mugello (31 maggio) e Barcellona (7 giugno) sono condannati a essere rinviati senza una precisa data come Jerez: “Siamo già in trattativa con la Francia e poi lo faremo con l’Italia e la Catalogna. Se inizierà troppo tardi, non ci entreranno tutti e dovremmo annullare”.
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Le previsioni del calendario e gli aiuti per i team
Per quanto riguarda il numero di gare che saremo in grado di vedere quest’anno, Carmelo Ezpeleta è di nuovo cauto e spera di essere in grado di “adattare il calendario” quando le misure adottate da ciascun governo per fermare la pandemia saranno stabili: “Faremo ciò che possiamo, senza stressare molto di più la parte finale del campionato, che è già abbastanza stressata. Se qualcosa dovesse essere cambiato in seguito, lo faremo, ma ora la filosofia è quella di preparare la prima gara e che tutti siano preparati, quindi quando avremo il semaforo verde proveremo ad andare avanti”.
L’importante è non inficiare anche il Mondiale 2021, quindi sembra tramontare l’idea di un finale di stagione nel gennaio prossimo. Intanto Dorna deve intervenire con aiuti economici per tenere in piedi i team. “Stiamo apprendendo le esigenze dei team e in Moto2 e Moto3 abbiamo contribuito con 25.000 euro per pilota, per il momento. E in MotoGP vengono attivate alcune linee per essere in grado di pagare gli stipendi delle persone. Non esiste una cifra per pilota ma per team”.