Danilo Petrucci fa un confronto fra MotoGP e motocross. Due mondi molto diversi, ma alla fine ammette: “Guidare in Top Class non è divertente”.
In questo periodo di quarantena tutti i piloti della MotoGP sono impegnati nelle chat su Instagram per intrattenere i loro fan. Anche Danilo Petrucci in questi giorni è stato impegnato in diverse conversazioni, tra cui FX Action e Servusmotogp, parlando di motocross e MotoGP. Due mondi a confronto abbastanza diversi: il primo è un hobby per Danilone, il secondo una professione.
Il motocross è libertà, divertimento, la MotoGP il top mondiale, duro impegno. “La libertà del pilota si esprime nel motocross”, ha detto Petrux. “Là il pilota conta molto di più, ha più margine di manovra. In MotoGP – e questa frase può sembrare strana – guidare non è divertente. Perché per essere veloci, devi usare un metodo che spesso non è un piacere”.
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MotoGP, competizione al massimo livello
Petrux è un grande appassionato di moto da cross, insieme ad Andrea Dovizioso trascorre molto tempo negli allenamenti sullo sterrato. Non essendo coinvolto a livello professionale riesce a divertirsi e ad esprimersi. “La MotoGP è affascinante perché è una vera sfida, è tutta la tua vita. Guidi una delle moto più veloci del pianeta, con i piloti più veloci del mondo, spingendo una moto al limite che solo 22 piloti al mondo possono guidare. Questa è la sfida: guidare la moto migliore del mondo contro i migliori piloti del mondo”.
La classe regina è una sfida al limite che ti impone massimo impegno e richiede una moto al top a cui poi bisogna adattarsi. “In MotoGP il pilota più forte è colui che si adatta alla moto, alle gomme e alla pista nelle rispettive condizioni… Ogni pilota della MotoGP è una bestia. Non puoi trovare driver deboli lì. Pertanto, è molto difficile fare la differenza. Questa è la cosa migliore. Guidi con i migliori piloti del mondo”.