Gli addetti ai lavori della MotoGP si dividono sulla data prevista per la ripresa delle gare: c’è chi parla di luglio-agosto, chi addirittura di settembre
“In una situazione come questa bisogna aspettare per capire quando la situazione si avvicinerà ad una quasi normalità. Non penso che si potrà iniziare prima di settembre, spero di sbagliarmi”. È particolarmente pessimista, o forse realista ai massimi livelli, il direttore sportivo della Ducati, Paolo Ciabatti.
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Alla luce della rapida evoluzione della pandemia da coronavirus in tutto il mondo, infatti, il dirigente della Rossa di Borgo Panigale si spinge a fissare addirittura dopo l’estate la data d’inizio di questa tormentata stagione 2020 del Motomondiale. L’obiettivo resta comunque quello di disputare più Gran Premi possibili, anche a costo di proseguire il campionato nel corso dell’inverno.
“Siamo disposti a correre anche a Natale, ma non so se ci sarà tutta questa libertà di muoversi da un paese all’altro, vedendo i numeri dei contagi, ad esempio in un Paese come gli Stati Uniti”, prosegue Ciabatti ai microfoni della trasmissione Tutti Convocati su Radio 24. “Il campionato andrà ripensato, certi investimenti cambieranno. Gli sponsor, soprattutto per i team satellite, non saranno in grado di pagare come prima, dovremo affrontare un’emergenza economica anche noi in MotoGP”.
Per Pernat la MotoGP riprenderà in estate
Meno drastica è invece la previsione del veterano dei manager dei piloti, Carlo Pernat: “Sono più ottimista, mi auguro che luglio-agosto si possa ricominciare”, sostiene. “Per me la Dorna ha lavorato bene, ha spostato tutti i Gran Premi a fine campionato, nel mese di novembre, e ha fermato i circuiti. Io, da sportivo, mangerei panettone in Qatar e farei anche una gara a Capodanno”.
Pare praticamente ormai scontato, però, il fatto che l’attuale data fissata per la ripresa, quella del 17 maggio con il Gran Premio di Francia, verrà anch’essa rinviata: “Chiaro che anche Le Mans e Mugello non si potranno fare”, chiosa Pernat.