Serafino Foti, team manager Aruba Racing Ducati, è soddisfatto del lavoro svolto da Scott Redding finora. L’esordio nel Mondiale Superbike del pilota britannico è ritenuto molto positivo.
Il primo round Superbike 2020 ha subito mostrato che Scott Redding può essere il pilota di punta del team Aruba Racing Ducati. Il compagno Chaz Davies è stato sconfitto in modo abbastanza netto.
Il campione BSB 2019 ha conquistato tre terzi posti in Australia, arrivando a pochi millesimi dalla vittoria. Invece il gallese è arrivato ottavo in Gara 1, tredicesimo in Superpole Race e quinto in Gara 2. Ovviamente un weekend solo non basta per dare dei giudizi definitivi, ma il debuttante inglese ha lanciato un messaggio importante al suo esordio in SBK.
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Serafino Foti, team manager Aruba Racing Ducati, al sito ufficiale WorldSBK.com ha speso parole di elogio per Redding, che si è subito calato bene all’interno della squadra italiana: “È come se Scott fosse con noi già da tanti anni. Sappiamo cosa fare con tutti i nostri piloti per creare un ottimo rapporto con loro. È un ragazzo molto semplice, ma al tempo stesso molto professionale. A dire il vero per noi questa non è una sorpresa, dato che crediamo molto in lui. Conosciamo il suo potenziale e sappiamo che in questa stagione sarà competitivo. Una cosa però ci ha impressionato. Come si può immaginare, per lui la prima gara non è stata facile dato che tutti si aspettavano tanto da parte sua. Dal mio punto di vista è stato molto bravo, visto che è riuscito a gestire la pressione nel weekend”.
Foti è felice di lavorare con un pilota come Redding, serio candidato alla conquista del titolo Superbike 2020. Al tempo stesso, il manager italiano non può non esprimere un pensiero sulla situazione difficile che l’Italia e altri Paesi attraversano a causa del Covid-19: “In primo luogo sono vicino a tutte le persone colpite dal coronavirus e a tutti coloro che in questo periodo hanno perso i propri cari. Voglio anche ringraziare ed esprimere la mia gratitudine a tutti i medici e alle infermiere impegnati ad aiutare i malati. Speriamo che questo periodo passi presto per ritornare alla vita di prima”.
C’erano test e gare in programma nel calendario dei team, ma ovviamente è tutto rinviato. Lo sviluppo delle moto è rallentato e non potrebbe essere diversamente dato lo scenario attuale. Prima va tutelata la salute e poi si potrà a vivere normalmente.
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