Il team principal della Ferrari Mattia Binotto ammette di avere paura per la squadra ora che la rivoluzione del 2021 è stata posticipata.
Giusto per togliere le speranze ai tifosi ancora prima di cominciare, il boss della Rossa ha avvisato che a seguito dei ritocchi al sistema regolamentare per l’emergenza Coronavirus per la Scuderia si presenteranno tempo bui.
L’ingegnere nato in Svizzera ha svelato che per Maranello è stato un vero e proprio colpo dover accettare l’alt imposto allo sviluppo della monoposto 2021 e soprattutto la decisione che prima del 2022 non vi sarà alcun ribaltamento tecnico.
Ricordiamo che questi provvedimenti sono stati presi per contenere il tracollo che la F1 e le squadre nello specifico subiranno a causa dei mancati introiti per le gare saltate a causa dell’allarme diffusione del COVID-19.
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In un primo momento tutti i team si erano proclamati favorevoli al congelamento delle vetture attuali per la prossima stagione, tranne appunto la Ferrari, spaventata per i risultati poco soddisfacenti dei test del Montmelo che, probabilmente, una volta partito il campionato, la relegheranno non solo alle spalle di Mercedes e Red Bull, ma pure dalla Racing Point promossa a sorellina delle Frecce d’Argento. Tuttavia alla fine il senso di responsabilità e comprensione per la fase critica l’hanno spinta ad accettare.
“Se guardiamo alla nostra vettura e all’esito delle prove al Montmelo di certo questa decisione non ci porterà un vantaggio. Non è stata una scelta semplice, ma l’abbiamo fatta”, ha sostenuto a Sky Italia il 50enne. “In ogni caso potremo continuare a sviluppare l’aerodinamica anche se non abbiamo ancora definito i dettagli. Ad oggi stiamo lavorando con la FIA e le altre equipe per capire come muoverci. La F1 deve restare uno sport di competizione e confronto”.
Chiara Rainis