In meno di una settimana la Mercedes ha costruito un nuovo dispositivo salvavita per curare i malati di coronavirus negli ospedali inglesi
“Sono orgogliosissimo del mio team”. Così Lewis Hamilton spinge la sua Mercedes, attraverso una storia pubblicata sul suo seguitissimo account di Instagram. E, una volta tanto, il campione del mondo in carica ha ottimi motivi per complimentarsi con gli uomini del proprio team, che vanno anche oltre gli indubbi meriti sportivi.
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La ragione per cui il sei volte iridato ha pronunciato queste parole sta infatti nella partecipazione della Freccia d’argento al cosiddetto “Progetto Pitlane”, promosso dal governo inglese, che sta vedendo le squadre di Formula 1 impegnate insieme agli ingegneri dell’University College di Londra e ai medici della ULCH per progettare e realizzare dispositivi che agevolino le cure ai pazienti contagiati da coronavirus.
Il nuovo dispositivo targato Mercedes per gli ospedali
In meno di una settimana, la Mercedes ha aiutato a realizzare un nuovo dispositivo salvavita che permette di fornire ossigeno direttamente ai polmoni dei malati senza dover ricorrere ai ventilatori polmonari o, peggio, alla terapia intensiva, dunque in modo molto meno intrusivo.
Quaranta esemplari di questi dispositivi sono già stati forniti all’ULCH e ad altri tre ospedali di Londra per essere sperimentati. Se le prove avranno esito positivo, la Mercedes ha in programma di produrne altri mille a partire già dalla prossima settimana, nella sua fabbrica di Brixworth che normalmente realizza i motori della sua monoposto di Formula 1. Un campionato del mondo decisamente diverso da quello abituale, ma che la Stella a tre punte sta vincendo anche stavolta, e che ha un premio in palio molto più importante: salvare delle vite umane.
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