Andrea Iannone scrive sui social dopo aver ricevuto la sentenza sul caso doping: “Grazie del vostro affetto, non mi avete lasciato mai”.
I 18 mesi di squalifica arrivano come un fulmine a ciel sereno nella quarantena di Andrea Iannone a Lugano. Facile immaginarsi una minima condanna, ma non così lunga, né dopo che la FIM avesse confermato la contaminazione alimentare.
Per il pilota di Vasto è una brutta tegola in un periodo difficile della sua vita privata e sportiva. “Sono passati mesi da quando questa triste storia è iniziata e vi confesso che ogni giorno mi è parso un anno. Essere giudicato innocente non mi lascia certo felice poiché, per la prima volta nella storia, un atleta viene giudicato innocente e allo stesso tempo viene condannato a 18 mesi per aver assunto cibo contaminato fuori dal proprio controllo. E non mi fermerò davanti a questa sentenza – ha scritto sui social – perché non dovrà succedere mai più per nessun altro”.
Da qualche settimana Andrea Iannone ha chiuso anche la relazione con Giulia De Lellis, a Lugano vive in compagnia del fratello Angelo e dei suoi genitori che non gli hanno mai fatto mancare l’appoggio. “Nonostante la sofferenza di dover percorrere un cammino impervio e non scelto, ingiustamente, ho deciso di continuare ogni mio passo in silenzio.
La mia sofferenza silenziosa, però, ha nascosto fino ad oggi tutto quello che questa vicenda mi ha insegnato: nulla è scontato e tutto può cambiare in un secondo”.
Guarda i lati positivi The Maniac, come l’affetto dei tanti fan che non hanno mai smesso i seguire e credere in lui. “Mi porto dietro però anche tante note positive, come il vostro affetto o l’aver potuto valutare persone e fatti in modo più maturo. Proprio così, nonostante tutto oggi sono più maturo e consapevole del vostro affetto. Non mi avete lasciato mai e mi avete accompagnato in ogni momento di questo triste e duro percorso. Ecco perché affronterò il mio futuro ricordando per sempre questi momenti, cercando di essere la forza che io ho avuto: donando il meglio di me agli altri”.
Infine un ringraziamento ad Aprilia e al suo avvocato Antonio De Rensis: “Nel ringraziare tutti voi che mi siete stati accanto, però, rivolgo la mia riconoscenza anche ai miei amici, alla mia famiglia e a mio padre in particolare, a tutto il Team @aprilia aprilia e Massimo Rivola. Oltre al mio ringraziamento, inoltre, rivolgo tutta la mia stima al mio avvocato, Antonio De Renzis che mi è stato accanto in ogni momento come un padre fa con i propri figli”.
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