Claire Williams ha svelato il vero motivo per cui difficilmente il team si sposterà dal fondo griglia quest’anno e in futuro.
Dietro agli insuccessi c’è sempre una ragione e la figlia di patron Frank sembra averla capita. Brava a parare i colpi di chi per mesi l’ha continuata ad accusare di essere l’origine di molti dei mali della gloriosa scuderia fondata nel 1976, in quanto incapace di stare al timone, la 43enne ha provato a fornire una lettura personale della vicenda.
In sintesi, secondo Claire la mancanza di forma della Williams da un po’ di stagioni a questa parte sarebbe dovuta alla sua filosofia da indipendente che l’ha portata sempre a cercare di costruirsi in casa il maggior numero possibile di componenti della vettura evitando di affidarsi ai grossi costruttori. Qui ovviamente il paragone d’obbligo che scatta è con la Haas e l’Alfa Romeo, spesso tacciate di essere più o meno la copia della Ferrari in versione precedente, o ancora con la Racing Point. In particolare quella vista lo scorso febbraio nei test del Montmelo ha destato scandalo per la somiglianza in diverse zone con l’imbattibile W10 e per questo definita la Mercedes Rosa.
Proprio la scuderia oggi di proprietà di Lawrence Stroll, forte di questa partnership stretta con Stoccarda, dati invernali alla mano, ha saputo fare un salto gigante in avanti, mostrandosi addirittura più competitiva della SF1000.
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“Sono sempre stata chiara sulla nostre intenzioni. Noi siamo una squadra indipendente e ne siamo orgogliosi. Ciò significa che se sbagliamo abbiamo commesso un errore e quando facciamo bene è merito nostro”, il suo sfogo ripreso da F1i.com. “In passato abbiamo rappresentato un modello di business vincente. E’ solo di recente che abbiamo incontrato delle difficoltà”.
La responsabile di Grove ha infine tenuto a precisare di non provare invidia per la concorrenza con base a Silverstone prendendone però le distanze, come a dire, che chi copia non fa mai una bella figura…
Chiara Rainid