L’ex pilota di F1 Christijan Albers parla di “crepe” che starebbero emergendo nei rapporti tra il team principal Mercedes, Toto Wolff, e il gruppo Daimler
Persino in una corazzata apparentemente solida e imbattibile come quella della Mercedes iniziano a spuntare le prime crepe. A sostenerlo è Christijan Albers, che fu pilota di Formula 1 con la Minardi e la Spyker, ma successivamente difese i colori della Casa di Stoccarda nel campionato tedesco turismo Dtm. E da allora ha mantenuto buone fonti interne al costruttore teutonico.
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Tanto da sostenere oggi, ai microfoni del quotidiano olandese De Telegraaf: “Ho sentito dalla mia rete che si stanno sviluppando le prime piccole crepe alla Mercedes”. Queste crepe nascerebbero dai vertici, in particolare da un rapporto sempre più conflittuale tra il team principal Toto Wolff e il nuovo amministratore delegato del gruppo Daimler, Ola Kallenius.
“Nonostante le ottime prestazioni del team”, prosegue infatti Albers, “circolano voci su presunte tensioni tra Wolff e la leadership della Mercedes e della Casa madre Daimler”. Proprio sulla base di queste tensioni sono sorte le indiscrezioni, nelle scorse settimane, sulla presunta intenzione di Wolff di lasciare la Freccia d’argento per unirsi al suo amico miliardario Lawrence Stroll alla guida del nuovo progetto Aston Martin.
Indiscrezioni smentite ufficialmente dallo stesso team principal, che ha ribadito formalmente di voler restare nel suo ruolo attuale. Ma che, dietro le quinte, continuano invece ad assumere consistenza, come dimostrano queste parole di Christijan Albers.
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L’ex pilota olandese ha parlato anche dell’attuale crisi coronavirus, dicendosi ottimista riguardo alle possibilità della Formula 1 di tornare in pista nel prosieguo della stagione, anche a costo di correre a porte chiuse. “La maggior parte degli introiti della Formula 1 vengono dai diritti televisivi e dall’audience”, ha spiegato. “Qualunque evento che si possa tenere, sia con il pubblico sulle tribune che senza, contribuirà a ridurre di molto le perdite. Specialmente se le persone rimarranno a casa e potranno continuare a seguire le corse, in quel caso l’audience televisiva sarebbe ancora più alta”.
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