Fausto Gresini è tornato a parlare del caso Andrea Iannone, dopo che ieri è arrivata per lui una sentenza durissima e inaspettata.
Fausto Gresini in questi anni ha portato al battesimo in MotoGP davvero tantissimi giovani. Da qualche anno ha messo l’esperienza del suo team al servizio dell’Aprilia, che per rafforzare la propria anima italiana ha deciso di puntare su un pilota nostrano come Andrea Iannone.
Purtroppo però il rider di Vasto è stato fermato dalla giustizia sportiva per 18 mesi per aver assunto una sostanza proibita attraverso del cibo contaminato. Una sentenza surreale, che ha lasciato tutti esterrefatti visto che allo stesso tempo i giudici hanno riconosciuto l’innocenza di Andrea pur dichiarandolo colpevole.
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Gresini sta con Iannone
Come riportato da “Tuttosport” Fausto Gresini ha così parlato del caso Iannone: “Meno male che hanno riconosciuto l’involontarietà altrimenti cosa avrebbero fatto? Gli avrebbero dato l’ergastolo? Questa vicenda mi fa molto male. Gli dico di non mollare. Al Tas le cose cambieranno, ma non si può accettare che questa storia duri tanti altri mesi. Bisogna dire basta. La giustizia sportiva deve essere più rapida”.
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L’ex pilota ha poi proseguito: “La vita sportiva è molto più breve della vita di una persona normale e bisogna tutelarla. Se sbagli è giusto che paghi, ma bisogna dimostrare la colpevolezza in fretta e con certezza. Non si possono tenere degli umani legati all’incertezza, non c’è rispetto per lo sportivo. Sono preoccupato, ne abbiamo visti di casi così finiti male. Penso a Pantani che ci ha rimesso la vita. Penso a Magnini assolto dopo due anni”.