Il boss della McLaren Zak Brown chiede a gran voce l’abbassamento del budget cap. Almeno quattro sarebbero i team a rischio fallimento.
Come noto il Coronavirus sta mettendo in ginocchio tutto il mondo, e non soltanto dal punto di vista sanitario, ma soprattutto sul fronte economico. Ciò significa che anche dove prima c’erano denari a palate, ora i fondi scarseggiano e addirittura se non si rischia il default poco ci manca. Un esempio è rappresentato dal paddock dorato della F1, oggi soltanto una copia sbiadita di quello florido di un tempo.
A rinnovare il grido dall’allarme, di certo non da prendere sotto gamba e scattato non appena Liberty Media si è trovata a dover cancellare il GP dell’Australia, è il CEO della scuderia di Woking il quale ha pregato tutte le parti in causa di agire nell’ottica del buon senso. Frederic Vasseur, che si trova a gestire la piccola Sauber mascherata da Alfa Romeo, il monito di Brown è ancora più preoccupante considerate le risorse della McLaren.
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“Questo periodo è potenzialmente devastante per le squadre”, ha sostenuto nel corso di un’intervista a BBC Sport. “Potremmo vederne scomparire addirittura quattro se non si affronta in modo giusto la questione. Il Circus è molto fragile”.
Per il manager americano il primo passo per scongiurare il ko totale potrebbe essere quello di intervenire in maniera importante sul tetto di spesa, che verrà reso obbligatorio dal 2021. L’idea è quello di passare dai 175 milioni di euro, definiti in precedenza, a 100 con conseguente aumento delle parti della vettura da congelare per questa stagione e la prossima.
Una proposta, questa, ben accolta dalle realtà minori, ma che ha suscitato perplessità tra i big:”Tutti i hanno accettato la riduzione a 150 milioni di dollari, mentre soltanto uno dei top team si è detto disposto a scendere ulteriormente”, ha chiosato.
Chiara Rainis