Alberto Puig parla del pluricampione del mondo Marc Marquez. A fare la differenza, secondo il team manager HRC, è la sua semplicità.
Alberto Puig non può che essere super soddisfatto del suo cavallo di razza Marc Marquez. Sei titoli in sette anni, un rinnovo quadriennale che ha il sapore della storia, un passato d’oro alle spalle e un futuro altrettanto promettente. “È un ragazzo normale, ma quando si tratta di correre diventa un animale. È così semplice”, riassume il team manager.
Il rinnovo fino al 2024 compreso è un successo per Puig e HRC, un fulmine a ciel sereno nel paddock, con qualche team che sperava di potersi rifiondare su Marc Marquez fra due anni. E invece il campione sembra intenzionato a voler legare il suo nome alla casa dell’Ala Dorata. Un bel successo soprattutto per Alberto Puig che ha portato avanti la trattativa: “Devo confessare, so che sembra una risposta preparata, ma non è vero. Marc è davvero una persona molto, molto semplice”, ha riferito a DAZN. “È un antieroe, non è una superstar, ma un ragazzo normale che si comporta abbastanza normalmente verso gli altri”, ha detto il 53enne tecnico catalano. “Non è un divo, ma quando si tratta di corse, diventa un animale”.
Una semplicità di carattere che facilita il lavoro di tutti i dipendenti del box Repsol Honda. “E naturalmente ciò semplifica il lavoro di tutti coloro che lo circondano: i suoi meccanici, il suo team manager, il suo allenatore e anche la Honda ne traggono beneficio. Sappiamo che lavoriamo con uno dei migliori piloti del mondo, quindi è ovvio che anche noi dobbiamo trarne il massimo”, ha concluso Alberto Puig.
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