Il responsabile motorsport della Pirelli Mario Isola sta aiutando la Lombardia operando in prima linea sulle ambulanze per soccorrere i pazienti Covid.
Di questi tempi in un anno normale avremmo scritto di lui a proposto della scelta gomme per un determinato GP piuttosto che delle lamentele, ormai costanti, da parte di qualche pilota, ed invece, a causa del Covid-19, siamo qui a proporvi un racconto decisamente diverso. Il 50enne, attivo nella massima serie a ruote scoperte, anziché occuparsi di pneumatici, sta prestando le proprie competenze mediche e non solo per la lotta al virus.
“Da tempo mi adopero sui mezzi di soccorso e cerco di fare come al solito per aiutare chi ha bisogno. La gente sta male per moltissimi motivi, di conseguenza il ruolo di volontario è più importante che mai adesso”, ha confidato a Ben Hunt per il sito Formula1.com.
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Per Isola, impegnato anche nei turni notturni lo stress provocato dall’emergenza sanitaria sia dal punto di vista fisico, che psicologico, è elevato. “La parte più dura al momento è non poter far salire sull’ambulanza i parenti del paziente. “Di solito si fa venire chi è presente perché avere un famigliare di supporto è fondamentale. In questo caso però bisogna assolutamente evitare ogni contatto. E’ vietato far salire chiunque non sia un membro dello staff”.
Di fronte a tanto dolore diventa particolarmente rilevante il rapporto con i colleghi, vera valvola di sfogo. “Parlo con molti di loro. Siamo un collettivo e discutiamo di quanto sta accadendo. Stiamo cercando di condividere l’esperienza. Quello che i sanitari avvertono come la cosa peggiore è che mentre di solito si trovano ad operare su casi complessi, adesso ciò che pesa maggiormente è la sfera emotiva”, ha infine dichiarato.
Thanks a lot @benjhunt for this! https://t.co/hYwGIaKfe3
— Mario Isola (@Mario_Isola) April 5, 2020
Chiara Rainis