L’attuale boss Lamborghini Stefano Domenicali ha rivelato di aver un unico grande rammarico relativo al periodo da team principal Ferrari.
Adesso che tutte le attività sportive sono ferme e si ha tempo per sognare e ricordare, anche i protagonisti presenti e passati della F1 stanno facendo esercizio mentale e di fantasia, immaginando cosa poteva essere ma non è stato.
In particolare il manager 54enne, in forza alla Rossa del mondiale di Kimi Raikkonen ha rivelato di aver spinto a suo tempo per l’ingaggio di Kubica, da affiancare ad Alonso. Una combinazione, a suo dire, dal potenziale incredibile e resa ancora più vincente dal rapporto di amicizia che legava i due all’epoca.
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Sulla carta, dunque, la line-up del Cavallino del 2012 avrebbe dovuto essere formata dall’asturiano e dal polacco, ma poi la sfortuna si è messa in mezzo con il ben noto incidente al Rally Ronde di Andora.
“Prima di quell’evento Robert era un pilota di altissimo livello”, ha dichiarato il dirigente a Sky Italia. “Sarebbe stato bello vederlo vicino ad Alo”.
La realtà dei fatti invece ci ha raccontato che non solo il driver di Cracovia è potuto tornare nel Circus soltanto lo scorso anno, ma che pure il destino del Samurai non è stato sorridente come avrebbe sperato, né in Ferrari, né dopo, con un’uscita di scena tutt’altro che da re.
E adesso, come fu per l’iberico anche per Vettel, che subito gli successe a Maranello nel 2015, il declino sembra essere cominciato in modo severo ed inesorabile.
“Sebastian è preparato, tuttavia sia in termini di energia, sia di emozioni non è facile sopportare certe situazioni di incertezza. Sono comunque convinto che per rispondere alle critiche e alle difficoltà incontrate non lascerà lo sport”, ha sostenuto Domenicali. “E’ un campione e come ha confermato Binotto stanno già lavorando sul prolungamento del contratto. Starà a lui ora giocarsi bene le carte”.
Chiara Rainis