Lewis Hamilton

Lewis Hamilton (Getty Images)
Lewis Hamilton (Getty Images)

Lewis Hamilton nasce a Stevenage il 7 gennaio 1985, figlio di Anthony Hamilton e Carmen Larbalestier, mostra sin dalla tenera età notevole interesse per i motori e dopo svariati campionati vinti sui kart viene messo all’età di 12 anni sotto contratto da parte della McLaren e di Ron Dennis, che lo adotta come figlioccio sportivo.

Primi passi nel motorsport

Il pilota britannico comincia così a collezionare successi nelle serie minori. Nel 2000 è campione Europeo Kart Formula A e nel 2003 vince la Formula Renault 2.0 conquistando 10 successi in 15 gare. Passano due anni e vince anche la F3 Euro Series.

GP2, ed è subito un successo

Nella stagione 2006 arriva per lui una delle annate più importanti della sua carriera. Giunto in GP2 nella ART Gran Prix, in sostituzione del campione uscente Nico Rosberg, intanto passato in F1, è protagonista di una stagione entusiasmante, fatta di rimonte spettacolari che gli consegnano il titolo a fine stagione e un posto in McLaren nell’anno seguente, accanto al due volte campione del mondo di F1 Fernando Alonso.

Un Mondiale sfiorato

Nel 2007 arriva l’esordio in F1 e si capisce sin da subito che è nata una stella. Nelle prime 9 gare della stagione non scende mai dal podio piazzando anche due successi e mette in ombra anche un campionissimo come Fernando Alonso. Hamilton, sostenuto anche dalla parte inglese della squadra ingaggia una vera e propria lotta di nervi con lo spagnolo. Il pilota inglese però, troppo acerbo per sostenere una lotta Mondiale incappa in due errori nelle ultime due gare della stagione e regala il titolo a Kimi Raikkonen.

Top e flop

Liberatosi di Alonso passato di nuovo in Renault, l’anno seguente ci riprova, ma in Brasile rivive gli incubi di un anno prima riuscendo a sfilare il titolo dalle mani di Felipe Massa solo grazie ad un sorpasso operato all’ultima curva dell’ultimo giro dell’ultimo GP dell’anno. Hamilton diventa così il più giovane campione del mondo nella storia della F1 (primato poi che gli sarà sfilato qualche anno dopo da Vettel).

Gli anni successivi non sono così brillanti. Arriva qualche sporadica vittoria, ma la vettura non è più da titolo e Hamilton finisce praticamente sempre fuori dal podio iridato. Nel 2013 però viene convinto da Lauda a passare alla neonata Mercedes, che grazie all’imminente cambio di regolamento punta a diventare una potenza della F1.

Il ritorno del Re

Il britannico fa Bingo e nel 2014 e nel 2015 vince il titolo. In questi anni però comincia a nascere anche una pesante rivalità con il suo compagno di team Nico Rosberg che esplode definitivamente nel 2016 quando lo batte portando a casa il titolo e ritirandosi dalla F1 subito dopo.

Per Hamilton è un momento durissimo e complicare la sua situazione ci pensa la Ferrari che per il 2017 ritorna prepotentemente in lotta per il titolo. Il britannico però, grazie al saggio lavoro di Wolff e Lauda, torna dalle vacanze rigenerato e vince il Mondiale, cosa che replicherà anche nei due anni successivi diventando il secondo pilota più titolato nella storia della F1.

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Hamilton (Getty Images)
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