Pit Beirer spera di dare il via alla stagione MotoGP 2020 a settembre. Ma molto dipenderà dai passi in avanti di medici e scienziati.
Pit Beirer, direttore del Motorsport presso la KTM, resta ottimista sulla stagione MotoGP 2020, ma allo stesso tempo vede lontano un possibile inizio a luglio. L’epidemia di Coronavirus, anche nella sua fase di massimo calo, non permetterà di spostarsi facilmente da un Paese all’altro.
Ma da qui a settembre ci sono cinque mesi e tutto può accadere. “Con l’attuale numero di casi, non è più realistico aspettarsi gare a luglio”, ha detto il manager austriaco a Speedweek.com. “Tuttavia, so che i professionisti medici di tutto il mondo e un gran numero di università e aziende farmaceutiche stanno studiando medicinali e vaccini contro il virus della corona. Lo paragono un po’ alla MotoGP: non possiamo credere che grazie all’arte degli ingegneri ogni anno giriamo da 1 a 1,5 secondi più veloci. Tuttavia, gli ingegneri trovano sempre soluzioni”.
La speranza arriva dalla medicina
La speranza dovrà arrivare dalla ricerca scientifica, sebbene un vaccino su larga scala sia possibile non prima di dicembre nella migliore ipotesi. “Ho fiducia nei migliori professionisti medici del mondo e spero che siano in atto sviluppi in questo settore che ancora ci stupiranno e ci aiuteranno. Inoltre, vengono prodotti più kit di test in quantità maggiori, quindi presto possono essere eseguiti più test e allo stesso tempo valutati sempre più velocemente”. L’umanità, in attesa di un vaccino, dovrà assumere un comportamento più responsabile e meno sociale, fino a quando non ci libereremo dalla morsa di questo terribile virus.
Ma a settembre si potranno garantire voli da e per l’Austria, la Germania, la Spagna, l’Italia e altri Paesi del mondo? “Dobbiamo aspettare qualche mese e concederci del tempo, motivo per cui sto programmando per settembre. Ad un certo punto, i confini verranno riaperti. E all’inizio potrebbero esserci davvero due o tre eventi a porte chiuse Con questo riavvio, solo un numero minimo di persone verrà riunito nel paddock. Quindi – ha concluso Pit Beirer – è possibile riavviare i sistemi in più fasi”.