Scott Redding rivela di aver ricevuto un’interessante offerta per correre nel Mondiale Superbike 2020 con la BMW, ma ha optato per la Ducati.
Scott Redding in Superbike è rinato dopo gli anni difficili in MotoGP. Dopo aver vinto il titolo BSB nel 2019, adesso il suo obiettivo è trionfare anche nel Mondiale SBK.
Il suo esordio a Phillip Island è stato decisamente positivo, con tre terzi posti che lo hanno catapultato in seconda posizione nella classifica generale. Era solo l’inizio, ma il pilota britannico si è presentato molto bene nella nuova categoria. Lui e la Ducati saranno sicuramente protagonisti appena la stagione riprenderà.
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SBK, i retroscena di Redding
Redding in un’intervista concessa a Speedweek ha rivelato che ha dovuto guadagnarsi il posto nel Mondiale SBK, dato che non ha avuto l’occasione di correrci già l’anno scorso come invece sperava: «A volte hai bisogno di un po ‘di fortuna nella tua carriera, nel mio caso è stato che Bautista se n’è andato. Volevo approdare nel campionato mondiale Superbike già nel 2019 e molti dicevano “pffffhhh, Scott Redding, chi è quello?”. Dopo quattro gare di BSB, ho ricevuto chiamate da team che mi hanno chiesto se potevo guidare per loro nel 2020. Il mio manager Michael Bartholemy ha detto che sarebbe dipende da noi cosa fare e chi scegliere. La gente ha visto cosa posso fare con del buon materiale, con una buona moto».
Il campione 2019 della British Superbike ha spiegato la decisione di approdare nel team ufficiale Aruba Racing Ducati: «Ho avuto altre offerte per quest’anno, ma la Ducati ha vinto più gare di qualsiasi altro produttore ed è sempre stata molto costante. Conoscevo anche la moto. Sarebbe stato stupido non andare da loro».
Redding ha ammesso che la BMW lo aveva cercato in maniera molto concreta ed è stato vicino all’accordo: «Molto vicino. Hanno fatto un grande sforzo per me e ciò significa molto. Ma dovevo assicurarmi di trovarmi in una situazione che mi permettesse di vincere il titolo. Finora la BMW non ha vinto nessuna gara. Quindi mi sono chiesto se e quando questo sarebbe successo, se la moto sarebbe stata costante. Sapevo che la Ducati era una moto vincente e abbastanza competitiva per puntare a vincere il titolo. Questo è positivo per la tua mentalità, perché devi preoccuparti di meno. Ma se Bautista avesse scelte di restare in Ducati, sarei rimasto fuori».
Effettivamente, con Alvaro Bautista ancora in rosso lui avrebbe dovuto approdare nel WorldSBK con un altro team. L’opzione BMW avrebbe potuto concretizzarsi.