Durante una gara virtuale di Nascar, il pilota Kyle Larson ha pronunciato in diretta streaming un insulto razzista: sospeso dal suo team e sanzionato
Il mondo dei motori ha scoperto le gare virtuali, non in pista ma alla PlayStation, l’unico modo consentito per continuare a correre in questo periodo di pandemia e di quarantena. Ma essere collegati in diretta streaming ha anche i suoi lati negativi, come dimostra quanto accaduto domenica sera durante una corsa digitale del campionato americano di Nascar.
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Protagonista negativo di questo episodio è stato Kyle Larson il quale, in un momento in cui sembrava aver perso il collegamento audio, ha pronunciato un insulto razziale, convinto di non essere ascoltato. Purtroppo, invece, le sue parole sono state diffuse sulla piattaforma di gaming di Twitch e sul sito ufficiale eNascar.com non solo agli altri sessantuno piloti in gara, ma anche a tutti gli spettatori.
Kyle Larson sanzionato per l’epiteto razzista
La reazione della comunità della Nascar nei confronti del pilota non si è fatta attendere. Larson, 27enne pilota di origini giapponesi che in carriera ha vinto sei gare nella serie statunitense, è stato infatti immediatamente sospeso senza stipendio dal suo team Chip Ganassi Racing e poi sanzionato dai vertici dello stesso campionato per aver violato le linee guida di comportamento. Tra le punizioni è prevista anche quella di partecipare a corsi di sensibilità.
Lo stesso corridore, resosi conto di aver commesso un grave errore, ha pubblicato il giorno successivo sul suo profilo ufficiale di Twitter un post di scuse, rivolto “soprattutto alla comunità afroamericana”, in cui spiega di “comprendere che il danno fatto è probabilmente irreparabile”.