Da Lewis Hamilton alla Mercedes alla Ferrari, il mondo della Formula 1 ricorda il campione Stirling Moss, scomparso ieri all’età di 90 anni
Si è spento ieri, proprio il giorno di Pasqua, all’età di novant’anni, Stirling Moss, vincitore di ben sedici Gran Premi negli anni ’50 pur senza riuscire mai a conquistare il titolo mondiale, che pure sfiorò in ben quattro anni consecutivi. Una figura leggendaria delle corse a cui tutto il mondo della Formula 1 ha dato il proprio tributo, nel giorno della sua scomparsa. Uno dei primi a ricordarlo è stato Lewis Hamilton, suo connazionale e ultimo in ordine di tempo della tradizione dei grandi piloti inglesi, che ebbe l’occasione di conoscere Moss tra il 2013 e il 2015 in occasione di alcuni eventi organizzati dalla Mercedes.
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“Oggi diciamo addio a Sir Stirling Moss, la leggenda delle corse. Credo che sia importante celebrare la sua vita incredibile e il grande uomo che è stato”, ha scritto il campione del mondo in carica sul suo account Instagram. “Dire addio non è mai facile e può essere triste, ma lui sarà sempre qui, nei nostri ricordi e farà sempre parte della grande tradizione motoristica inglese. Certamente mi mancheranno le nostre conversazioni. Ad essere onesti, la nostra era una strana coppia: due persone che provengono da epoche e contesti diversissimi, ma che si trovavano bene e alla fine si riunivano sotto il segno del comune amore per le corse. Sono davvero grato di aver potuto trascorrere questi momenti speciali con lui. Mando i miei pensieri e le mie preghiere alla sua famiglia, riposi in pace”.
Anche il suo team principal Toto Wolff ha ricordato Moss: “Una figura gigantesca del nostro sport, uno dei sopravvissuti di un’epoca in cui l’automobilismo significava pericolo, coraggio e cameratismo”, ha scritto il boss della Mercedes. “Ma soprattutto la carriera di Stirling fu caratterizzata da una sportività impeccabile che lo distingueva dagli altri. Fu una grande figura nella storia della Mercedes, sia come pilota di Formula 1 che come vincitore della Mille Miglia 1955. Non esagero a dire che non rivedremo mai nessuno come lui. Le mie condoglianze più profonde a sua moglie Lady Susie, alla sua famiglia e ai suoi amici”.
Ma, oltre alla Mercedes, anche la Ferrari ha ricordato Moss, come “un formidabile avversario”, ma anche “una vera leggenda e una persona meravigliosa”. Piero Ferrari, vicepresidente e figlio del fondatore Enzo, ha rivelato: “Della Ferrari fu fiero e leale avversario in Formula 1 e in tante altre competizioni ma i percorsi stavano per incrociarsi proprio quando l’incidente di cui fu vittima a Goodwood nell’aprile del 1962 mise praticamente fine alla sua carriera agonistica ad alto livello. Infatti a Maranello stavamo approntando per lui una 250 Swb verde British Racing e un contratto da pilota ufficiale ma il destino ha voluto diversamente. Di lui mio padre diceva che gli ricordava Tazio Nuvolari per la sua smania di correre, su ogni tipo di vettura, una caratteristica che lo ha accompagnato fin quasi alla fine del suo percorso”.
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