Gresini è rincuorato dall’organizzazione della Dorna, ma allo stesso tempo è consapevole che ci vorrà del tempo per ripartire con la MotoGP.
La MotoGP sta attraversando, così come tutti i settori, un momento critico. Il campionato fermo, infatti, ha messo letteralmente in ginocchio diverse squadre, in particolare i piccoli team di Moto2 e Moto3, che puntavano sui soldi che sarebbero arrivati con l’inizio della nuova stagione per pagare tutto e tutti.
Proprio per questo la Dorna ha deciso di intervenire cercando di mettere una pezza qua e là con dei contributi anticipati ai team così da evitarne il tracollo finanziario. Nonostante ciò però crescere la preoccupazione perché l’intero movimento rischia di impoverirsi molto.
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Gresini: “Perderemo dei team nelle classi minori”
Come riportato da Il Corriere dello Sport, Fausto Gresini parlando della ripresa della MotoGP ha così affermato: “Facciamo parte di uno sport che catalizza tanti paesi, quindi credo che saremo gli ultimi a partire. Spero che riusciremo a fare almeno 10-12 GP. La cosa positiva è che abbiamo la Dorna, una grande organizzazione e Carmelo Ezpeleta che è sempre molto attento alle esigenze dei team. Oggi è peggio perché non corriamo, ma anche domani non sarà facile. Purtroppo dovremo perdere anche dei team nelle classi minori”.
L’ex pilota ha poi proseguito: “Oggi un team perde il 70%. Di solito si comincia ad incassare a marzo quando si parte, ma noi non siamo partiti. Se salta la stagione Dorna potenzialmente potrebbe fare anche zero visto che perderebbe soldi dalle tv, dagli sponsor e i gettoni dalla nazione ospitante. Il nostro team costa tra i 10 e i 14 milioni di euro”.
Infine il manager italiano ha così concluso lasciando intravedere un po’ di luce alla fine del tunnel: “Lo show piace e ha tante richieste. Il programma era quello di fare 21 o 22 GP, magari questo numero potrà essere leggermente modificato”.
Antonio Russo