MotoGP 2020, salta Assen? Al TT Circuit non sono preoccupati

L’ex presidente del TT Circuit Assen spiega che non c’è preoccupazione di fronte all’eventualità che il Gran Premio dei Paesi Bassi 2020 venga cancellato.

tt circuit assen
TT Circuit Assen (foto WorldSBK)

Il Gran Premio dei Paesi Bassi è attualmente previsto per il 28 giugno, ma il calendario del Motomondiale sarà soggetto a nuove modifiche e tale data difficilmente sarà confermata. L’emergenza coronavirus sta condizionando tutte le attività sportive.

Considerando che sicuramente l’appuntamento del Sachsenring verrà spostato o cancellato, oggi quello di Assen sarebbe il primo ad andare in scena. Tuttavia, come detto in precedenza, sono elevate le possibilità di rinvio dello storico GP del TT Circuit.

MotoGP, ad Assen si correrà oppure no?

Nei Paesi Bassi le manifestazioni sportive sono bloccate fino al 1° giugno e non è escluso un prolungamento delle misure restrittive. Si vive nella costante incertezza, dato che siamo di fronte a una situazione mai vissuta prima e che non è facile affrontare.

Jos Vaessen, ex presidente del TT Circuit Assen, ad Algeemen Dagblad ha commentato così: «Non penso sia possibile organizzare un evento con 100 mila persone a fine giugno. Ecco perché Dorna sta lavorando a un calendario alternativo, con gare a partire da agosto. La stagione avrebbe ancora successo con dieci GP. Assen potrebbe avere un posto tra metà agosto e la fine di settembre».

Vaessen spiega che se il Gran Premio dei Paesi Bassi dovesse saltare, non sarebbe un problema per l’organizzazione: «Non noto alcun panico ad Assen, tutti sono calmi. Il TT esiste da quasi 100 anni ed è passato molto tempo. Inoltre, esiste una notevole riserva finanziaria, perché la gara ha sempre avuto successo. Quindi non dovremmo preoccuparci se dovessimo saltare un anno».

L’ex presidente del TT Circuit conclude nella seguente maniera il suo intervento sulla ripresa del Motomondiale: «Gran parte del mondo dei motori viene dalla Spagna e dall’Italia. Sappiamo come sono stati colpiti quei paesi. Ciò sarà ancora possibile fare quest’anno rappresenta un grande punto interrogativo. Nei Paesi Bassi dobbiamo aspettare e vedere quale sarà il messaggio del primo ministro martedì prossimo».

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