MotoGP, Ducati: i contratti dei piloti verranno ridotti

Paolo Ciabatti annuncia modifiche ai contratti di tutti gli addetti ai lavori del Ducati Team, compresi piloti factory e dei team privati.

Gigi Dall'Igna e Paolo Ciabatti
Gigi Dall’Igna e Paolo Ciabatti (getty images)

L’emergenza Coronavirus non causerà problemi solo ai costruttori, ma anche ai piloti. I loro contratti per la stagione 2020 dovranno essere rivisti, soprattutto in base al numero delle gare che affronteranno da qui a fine anni.

Ducati Corse ha un totale di sette piloti sotto contratto. Nella classe MotoGP, i due piloti factory Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, oltre al duo Pramac Jack Miller e Pecco Bagnaia e Johann Zarco del team Reale Avintia Racing. La Ducati paga anche Chaz Davies e Scott Redding sotto contratto nel campionato mondiale Superbike. Per la casa di Borgo Panigale gli stipendi dei rappresentano una parte significativa del budget annuale. Ricordiamo che Jorge Lorenzo ha ricevuto non meno di 12,5 milioni di euro nel 2017 e nel 2018.

Al momento sembra improbabile iniziare la stagione prima di settembre, quindi buona parte delle gare verrà annullata. Bisogna poi fare i conti con una seconda probabile ondata della pandemia che potrebbe costringere ad annullare definitivamente il Mondiale 2020. Tutti i team delle tre classi devono ridurre i costi, negoziare soluzioni di emergenza fattibili con gli sponsor, licenziare alcuni addetti del personale. E i piloti dovranno vedersi ridurre il contratto. “Tutto deve essere rinegoziato non appena sappiamo quante gare possiamo completare nel 2020”, ha dichiarato il direttore sportivo Ducati Paolo Ciabatti a Speedweek.com. “Perché anche gli sponsor non saranno disposti a pagare le somme concordate se, ad esempio, possiamo guidare solo il 50 percento delle gare. Devi rivalutare completamente la situazione in tutte le aree. Ma prima deve essere chiaro quando può iniziare il campionato. E penso che tutti quelli coinvolti lo capiranno”.

Paolo Ciabatti (Getty Images)
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