Daniel Ricciardo potenzialmente disoccupato al termine del 2020. L’australiano però sembra avere le idee chiare di quale sarà il suo futuro.
Fedele alla sua consueta linea tranchant, nei giorni scorsi, il responsabile di Renault Sport Cyril Abiteboul non ha nascosto la possibilità di non rinnovare il contratto al talento australiano, addirittura paventando la notifica dell’interruzione del rapporto ancor prima che la stagione 2020 veda la luce. Il terzo più pagato del Circus potrebbe dunque trovarsi a breve senza un sedile a causa della crisi finanziaria delle scuderie scatenata dall’emergenza Coronavirus.
Spesso avvicinato alla Ferrari quale papabile sostituito di Vettel, in scadenza di contratto e meno aggressivo in pista di quello che vorrebbe il Cavallino, il 30enne non ha scartato neppure l’ipotesi del ritorno nel team che lo ha fatto crescere.
“Non ho mai escluso un mio rientro in Red Bull. Una cosa che ho imparato con il tempo è mai dire mai”, ha dichiarato a Sky F1 ammettendo tuttavia come al momento sia difficile avere conversazioni concrete e serie sul domani vista la situazione di stallo generale. “Di solito questo genere di discussioni emergono alla luce di gare, risultati e prestazioni, quindi ad oggi non c’è molto da dire”.
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Andato via dalla squadra energetica perché dubbioso della bontà della scelta austriaca di passare dal motore di Viry-Chatillon a quello Honda che tanti grattacapi aveva dato alla McLaren, Daniel non sembra esserne pentito anche se il podio nel 2019 lo ha visto soltanto con il lanternino.
“Sono certo al 100% di poter ripetere le mie performance del passato e questa pausa forzata mi ha reso ancor più affamato, non che ne avessi bisogno. Sono arrivato ad un punto da volermi guardare le vecchie corse. Voglio provare ancora quelle sensazioni”, ha concluso.
Volontà a parte del driver di Perth, ma la Red Bull e soprattutto il talent scout Helmut Marko saranno intenzionati a riprenderlo dopo essere stati “scaricati” senza preavviso nel bel mezzo del 2018, quanto le trattative sembrano andare in altra direzione?
Chiara Rainis