L’ex team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene, oggi guida la macchina per trasportare in clinica i contagiati dal coronavirus
Da quando, a inizio gennaio dello scorso anno, è stato costretto a lasciare la guida del reparto corse della Ferrari, Maurizio Arrivabene è letteralmente sparito dai radar. Si è dedicato soprattutto al suo ruolo da membro indipendente del consiglio d’amministrazione della Juventus, limitando però le sue apparizioni pubbliche al minimo, e parlando ancor più raramente di Formula 1 e del Cavallino rampante in particolare.
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Una Casa a cui è legata gran parte della sua esperienza recente, prima come massimo rappresentante dello sponsor principale della Scuderia, poi addirittura come team principal capace di lottare per il titolo mondiale. Eppure sulla quale preferisce oggi, signorilmente, non esprimersi.
Arrivabene trasporta i malati in clinica
Il manager bresciano è persona notoriamente riservata, dunque tantomeno oggi intende esporsi per raccontare un’iniziativa che ha intrapreso nel corso di questa pandemia di coronavirus. A rivelarla è stato il giornalista Leo Turrini, notoriamente ben informato sui fatti della Ferrari, dalle pagine del Resto del Carlino: “Fedele al suo stile da finto burbero con il cuore grande, Arrivabene non l’ha detto a nessuno ma da quando è scoppiata la bufera è pronto a guidare la macchina per trasportare i malati in clinica. Insomma, è diventato pilota!”, ha scritto Turrini.
Dunque, in gran segreto, Maurizio Arrivabene sta dando il suo personale contributo ad alleviare la sofferenza dei contagiati. E non è l’unico, tra gli addetti ai lavori del massimo campionato automobilistico, a fare concretamente la sua parte in questo periodo di crisi: anche Mario Isola, responsabile della Pirelli nei Gran Premi, infatti, ha deciso di dedicarsi al volontariato per la Croce rossa. Una bella dimostrazione di coscienza civile da parte di un mondo, come quello della Formula 1, che troppo spesso si arrocca nella sua torre d’avorio e sembra lontanissimo dalla gente comune.