Ross Brawn non risparmia critiche alla F1, andata immediatamente in crisi dopo lo stop forzato per il Coronavirus e attacca i top team.
Da sempre il Circus è sinonimo di esagerazione, vizi e denaro gettato al vento per misurarsi con sé stessi e con gli avversari all’interno di un’arena, ma il Covid-19 con tutti gli stravolgimenti che ha già portato e che porterà in ogni categoria del lavoro potrebbe cambiare per sempre l’ordine delle cose anche in un ambiente tanto privilegiato.
“Forse è arrivato il tempo di fare un reset”, ha rilanciato a Sky Sports Uk il responsabile sportivo di Liberty Media Ross Brawn. “Le condizioni di prima non ci sono più, di conseguenza sarà necessario ripensare ai costi e agli investimenti”.
In effetti, ad essere pignoli ci sarebbe da chiedersi perché i vertici FIA e nella fattispecie il Presidente Jean Todt abbiano tanto insistito per l’introduzione nel 2014 delle power unit, esose all’inverosimile, per nulla un passo avanti rispetto ai motori termici sia in termini di spettacolo, sia di appeal per i fan, allontanati dall’assenza del più dolce dei rumori.
“Se sei un marchio come Mercedes il beneficio che ti deriva dal competere nella massima serie è grandissimo e ben superiore a quello che devi tirare fuori, ecco perché ogni campionato ti senti spronato ad aggiungere denaro sul tavolo”, ha chiosato per far comprendere il nocciolo del problema.
Chiara Rainis
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