MotoGP, Lorenzo: “Ero ingrassato, vita squilibrata dopo il ritiro”

Jorge Lorenzo parla della sua vita post-ritiro dalla MotoGP. I suoi ritmi in questi mesi sono stati molto diversi da prima, ha meno pressioni e stress.

Jorge Lorenzo MotoGP
Jorge Lorenzo (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Jorge Lorenzo ha fatto ritorno a Lugano dopo aver passato queste settimane a Dubai. Una quarantena in grande comodità per il cinque volte campione del mondo.

In attesa di capire quando potrà risalire sulla Yamaha MotoGP nella sua veste di collaudatore, si è rilassato e allenato negli Emirati Arabi Uniti. Ora è rientrato in Svizzera, dove continuerà sicuramente a rendere partecipi i suoi fans delle attività fisiche che svolgerà. Su Instagram il maiorchino è molto attivo.

MotoGP, Lorenzo sulla vita post-ritiro

Lorenzo in una diretta Instagram ha ammesso di aver avuto una alimentazione sregolata dopo l’ultima gara MotoGP 2019 a Valencia: «Andavo tutti i giorni al ristorante a pranzo o cena. Mi chiedevano cosa volevo: risotto, pizze, hamburger con patate… Tutto tranne che dietetico. Quasi ogni giorno ho mangiato così, per due o tre mesi. Alla fine pesavo 68 chili, quando il mio peso ideale è 63 o 64».

Il cinque volte campione del mondo ha deciso di rimettersi in forma e di coinvolgere anche i suoi follower: «Sapevo già che la vita che stavo conducendo in vacanza non era una vita equilibrata. Ma mi stavo godendo il momento, dopo aver preso la decisione di ritirarmi dalle gare. Ho iniziato a sembrare paffuto e mi sono detto: “Non mi piace quello che vedo”. Un giorno ho fatto una foto allo specchio e ho pensato “Invece di pubblicarlo e vedere io stesso il miglioramento, salvandolo sul mio cellulare, perché non lo mostro e incoraggio le persone a fare lo stesso a casa, dato che hanno così tanto tempo libero. Così iniziano a prendere conoscenza dell’allenamento e dell’alimentazione”. Nozioni di base, non sono un esperto di nutrizione».

La sua vita senza MotoGP è certamente più tranquilla, senza pressione e con più spensieratezza: «Sto meglio, più rilassato, con meno stress, meno cortisolo. Lo sport estremo non è del tutto salutare. Devi farlo perché è il tuo lavoro ed è quello per cui vivi. Ma fare le cose con maggiore moderazione è più sano. Se vinci campionati mondiali sei soddisfatto, ma per la salute non è il massimo. Ho trascorso 16-18 ore per vedere come avrei potuto essere un pilota migliore. Ora passo un’ora e mezza a fare sport e il resto a fare altre cose. Mi godo la vita, non ho potuto farlo prima».

Per stare al top della classe regina del Motomondiale servono grandi sforzi e ora Lorenzo si sta godendo meglio la quotidianità: «Da quando ero piccolo, ho avuto molta pressione per ottenere risultati. Sono sempre stato un perfezionista, ho sempre chiesto il massimo. Quando ho ottenuto la mia prima vittoria, il prossimo obiettivo era quello di ripetere le vittorie. E poi essere campione del mondo. Poi 250, poi MotoGP. 18 anni con molta pressione, con molte cadute, infortuni. Bei tempi, molti. Il mio giorno più felice, sicuramente, è stato il 10-10-10. Sono stato il primo campione del mondo spagnolo in MotoGP. Lì ho toccato il cielo. Ma ora sono molto più felice, sono stato fortunato ad avere avuto una carriera professionale molto buona e ora posso divertirmi».

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