Nelle prossime settimane Sebastian Vettel dovrebbe firmare il rinnovo con la Ferrari. Si parla di un accordo triennale. Ma ne vale davvero la pena?
Per i tifosi della Rossa non sarà musica per le orecchie, ma a quanto pare il tedesco sarebbe più intenzionato che mai a proseguire con il Cavallino ancora per qualche stagione. Addirittura Seb avrebbe avanzato la proposta di un accordo triennale in linea con quelli del passato. Un’idea, questa, che, seppur accompagnata da un ben accetto abbassamento dello stipendio, potrebbe rivelarsi dannosa per la scuderia. E le ragioni sarebbero diverse.
La prima e la meno rilevante è l’anagrafe. In fin dei conti, vediamo che Lewis Hamilton, più vecchio di lui, si porta a casa gare e mondiali senza batter ciglio. La seconda è la convivenza con Charles Leclerc. Quando ci sono due galletti nello stesso pollaio uno deve lasciare. Non è possibile che le frizioni nate lo scorso campionato siano state superate, come è assai improbabile che un personaggio dal temperamento agonistico di Vettel possa accettare di ridursi a zerbino senza mai provare ad alzare la testa. La terza e più pesante per un investimento così a lungo termine è la mancanza di lucidità mostrata in più occasioni quando era chiamato a fare la prestazione. Errori, nervosismi e la stessa rivalità con il monegasco non lo hanno certo aiutato, ma soprattutto hanno pesato negativamente sull’esito finale del 2019 della Ferrari.
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Ecco perché, l’equipe di Maranello dovrebbe limitarsi magari al solo 2021, volgendo lo sguardo a driver altrettanto competitivi ma con un altro carattere.
Dal canto suo il 32enne, parlando a Motorsport.com ha ribadito concetto e desiderio: “Sono uno dei più esperti del gruppo, inoltre in questo sport l’età conta relativamente. Di solito i miei contratti valgono 3 stagioni. Vedremo cosa riusciremo a decidere assieme”.
Chiara Rainis