Il team principal dell’Alpha Tauri Franz Tost ha rivelato quanto le scuderie starebbero perdendo in questo periodo di quarantena forzata.
Come abbiamo ripetuto spesso in questi giorni, l’emergenza legata al Coronavirus ha e avrà nel prossimo futuro delle ricadute importanti a livello economico. Nessun settore lavorativo, purtroppo, ne uscirà indenne e anche la F1 pagherà il suo prezzo.
A questo proposito, ha provato a fare due conti il boss della scuderia di Faenza, il quale, ha provato a quantificare le somme perse da ciascuna squadra ad ogni GP annullato. “Non correre una gara per noi equivale a non incassare almeno 1,5 o 2 milioni di euro”, ha affermato a Motorsport.com l’austriaco.”Se cominciassimo a luglio ne usciremmo con un occhio nero e basta, ma rimandare ancora renderebbe davvero critica la situazione. Se al peggio la stagione venisse cancellata, allora saremmo al disastro totale”.
Il rischio, condiviso con quasi tutte le discipline sportive, è quello del default. Ecco perché qualora si dovesse ripartire, sarà necessario effettuare delle modifiche incisive al modo in cui finora è stata gestita la F1, ad esempio rivedendo il numero del personale impiegato e le risorse utilizzate.
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La preoccupazione di Carlos Sainz per il futuro
Malgrado la loro apparente noncuranza anche i piloti non nascondono un certo disagio per questa situazione di limbo. Nella fattispecie il driver della McLaren ha ammesso di sperare almeno in un campionato flash.
“Preferisco pensare che ci saranno meno corse piuttosto che immaginare che tutto sarà annullato”, ha affermato parlando con i media iberici. “Altrimenti sarebbe un colpo davvero duro e con conseguenze molto negative per lo sport e per tutto ciò che lo circonda. Molti posti di lavoro sarebbero in pericolo e questo non è mai un bene”, ha infine considerato il figlio del Matador del WRC, noto per essere molto sensibile ai temi sociali.
Chiara Rainis